Lo avevamo già annunciato da tempo.
Perchè il provvedimento ribolliva nel pentolone del Governo olandese.
Ora, però, l’ufficialità.
A partire dal 1 Ottobre nello Stato “orange” sarà vietato vendere e/o produrre per il mercato nazionale liquidi per sigarette elettroniche che presentino un aroma che sia differente rispetto a quello a base di tabacco.
Indicato anche un elenco di sedici specifici ingredienti, giusto per non incorrere in fraintendimenti, con i quali e solo con i quali sarà consentito “costruire” il liquido.
Fuori da queste previsioni, tutto sarà vietato in modo automatico e senza possibilità di deroga alcuna.
PROVVEDIMENTO IN EMBRIONE SIN DAL 2021
Come detto, di tale evoluzione si discuteva da non poco tempo e, in particolare, dal 2021.
La fase Covid, poi, ma anche la ferma opposizione di alcune associazioni avevano portato allo slittamento dei tempi ma non già, come si poteva sperare, ad un dietrofront nella linea intrapresa.
E così tra una manciata di mesi scatterà il ban che, come a chiare lettere espone il Governo di L’Aja, si inquadra in una logica di contrasto al fumo.
Una logica che ha come obiettivo quello di liberare il Paese dal tabagismo entro l’anno 2040, laddove per Paese senza fumo si intende quello dove la percentuale dei fumatori sia al di sotto del 5 percentuale.
Un obiettivo ambizioso che passa, a livello di norma, anche per il rincaro dei prezzi delle sigarette.
“Penso che una generazione senza tabacco dovrebbe essere anche una generazione senza sigarette elettroniche” ha fatto presente Paul Blokhuis, Ministro della Salute olandese.
Una frittata molto amara e tanto ricca di contraddizioni.
In territorio olandese, infatti, la battaglia alle alternative viene portata avanti in modo intransigente laddove, invece, si tollera il consumo delle droghe leggere.
Liquidi aromatizzati, invece, e sacchetti di nicotina – che pure hanno la loro utilità in termini di smoking cessation – totalmente criminalizzati
- Scritto da Arcangelo Bove
