De Bournonville “Sigaretta elettronica 95% meno pericolosa dal fumo”

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Oggi conosciamo meglio gli effetti della sigaretta elettronica, perché sappiamo meglio cosa contiene.
A condizione di acquistare il liquido nei negozi riconosciuti ed ufficiali, la composizione è sempre più affidabile in Francia grazie agli standard Afnor.
Quello che sappiamo è che l’aerosol prodotto dallo svapo è il 95% meno pericoloso del fumo di sigaretta.
A breve termine, le persone sentono i benefici del passaggio all’uso esclusivo dello svapo, in termini di qualità della vita, anche se svapano intensamente e spesso”.

Così a “Ouest France” la dottoressa Catherine De Bournonville, Medico Specialista in tabagismo presso l’Ospedale universitario di Rennes “Ille et Vilaine”.
Quello che non sappiamo – ha proseguito la professionista – sono gli effetti a lungo termine, semplicemente perché il vaporizzatore è un prodotto recente (da meno di 15 anni sul mercato), e la sua composizione non è neutra, non è solo vapore acqueo.
Quindi, nel frattempo, ciò che si consiglia è di riservare lo svapo esclusivamente ai fumatori, di porsi l’obiettivo di smettere completamente di fumare, direttamente o gradualmente e, in secondo luogo, di mirare a smettere di svapare, quando ci si sente molto stabili nella cessazione del fumo”.
Una soluzione, quella data dalla e-cig che, quindi, viene giustamente presentata dalla dottoressa transalpina come transitoria e solo funzionale al protrarsi della fase di disassuefazione dal fumo.

IL CONCETTO DI DIPENDENZA

Oltre a “benedire” la sigaretta elettronica, la De Bournonville pone in essere anche una riflessione molto adeguata e significativa rispetto alla “radici” del tabagismo.
Allo scopo la medesima osserva come “la volontà non è molto utile per smettere di fumare, perché il fumo è una dipendenza, cioè un comportamento più forte della volontà”.
E’ un passaggio importante perchè introduce il concetto di dipendenza, appunto, e non già di mero vizio.
Una dipendenza come quelle da alcol e da stupefacenti.
E che, quindi, devono vedere affiancato alla volontà – componente che, ovviamente, mai deve mancare – il supporto di uno strumento che, per un determinato periodo, possa fare da stampella e da accompagnamento verso un futuro di maggiore solidità della persona.

- Scritto da Italo Di Dio