Bologna, maxi sequestro di sigarette di contrabbando

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Ancora una operazione congiunta Agenzia delle Dogane e dei Monopoli-Guardia di Finanza nell’ottica di prevenire la circolazione sul territorio di tabacchi non conformi.
Nei giorni scorsi, in particolare, nell’ambito dell’attività di contrasto ai traffici illeciti, militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, unitamente ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in servizio presso l’Aeroporto “Marconi” di Bologna, hanno provveduto a sequestrare, in due diverse operazioni di servizio, un ingente quantitativo di tabacchi.
Si tratta, nel dettaglio, di ben 720 stecche di sigarette delle marche Marlboro Red e Parliament Night Blue, quantitativo equivalente a circa 144 chilogrammi convenzionali complessivi di tabacchi lavorati esteri.
I generi di Monopolio, spiega nota Adm, sono stati rinvenuti dagli operanti all’interno dei bagagli al seguito di quattro cittadini bulgari, individuati tra i passeggeri provenienti da Istanbul via Amsterdam.

DENUNCIATI ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA

Entrambi i carichi, come da norma vigente in materia, sono stati sottoposti a sequestro penale e i soggetti responsabili sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Bologna.
Ai medesimi è stata contestata la fattispecie accusatoria del reato di contrabbando di Tabacchi lavorati esteri ex articolo 291 bis comma 1 del Decreto Presidente della Repubblica 43/73, violazione punibile con la multa di euro 5 per ogni grammo convenzionale di prodotto (nel caso di specie si potrebbe arrivare a sanzione per complessivi 720.000 euro) e con la reclusione da due a cinque anni.
Si rafforza il patto tra l’Agenzia fiscale guidata dal Direttore generale Roberto Alesse ed i baschi verdi: le due forze, in particolare, reduci da un protocollo recentemente siglato a Roma dai rispettivi vertici nazionali e che si sta declinando in più parti a livello territoriale, operano in stretta simbiosi nei pressi dei varchi di frontiera, quali quelli aeroportuali.
Gli ultimi sequestri di tabacchi lavorati esteri portano, infatti, nella quasi totalità dei casi la firma congiunta dei due soggetti istituzionali.

- Scritto da Arcangelo Bove