La sigaretta elettronica aiuta a smettere di fumare.
E questo processo virtuoso non è legato ad un aumento nelle assunzioni di nicotina.
L’ennesimo riscontro viene, in tal senso, da uno studio pubblicato su Nicotine & Tobacco Research.
In particolare, i ricercatori della Penn State University hanno preso in esame un campione di 520 fumatori cui sono state offerte differenti soluzioni per dire definitivamente addio al fumo.
Ad alcuni, per la precisione, è stata offerta la e-cig abbinata a diverse gradazioni di nicotina, per altri, invece, è stata prescelta la cosiddetta terapia sostitutiva.
Ebbene, ad esito del percorso durato sei mesi e contraddistinto da follow up intermedi, si è potuto rivelare che in tutti i gruppi che stavano facendo uso della soluzione data dallo svapo si stesse registrando una dipendenza alle sigarette decisamente minore rispetto a quella che si rinveniva nel gruppo affidato alla terapia sostitutiva della nicotina.
LA SORPRESA
La cosa sorprendente è che il minore vincolo tra gli utilizzatori di e-cig è stato poco suscettibile alla gradazione di nicotina abbinata al dispositivo.
Ragion per cui i ricercatori hanno potuto concludere affermando come la sigaretta elettronica fosse in grado di abbattere il consumo di sigarette classiche in misura maggiore rispetto a quanto potesse fare la cosiddetta soluzione data dalla Nrt e senza che ciò comportasse – anzi – una maggiore assunzione della sostanza stessa.
E’ un dato importante dal momento che sviscera ulteriori potenzialità insite nell’uso della e-cig quale strumento di smoking cessation.
Non solo il tasso nicotinico, quindi, ad essere implicato nella cessazione dalla dipendenza dal tabacco ma anche altri fattori.
La gestualità, in tal senso, potrebbe giocare un ruolo significativo come anche l’utilizzo degli aromi.
Sta il fatto che anche questa fonte scientifica prova come nello svapo viva un valore aggiunto significativo, rispetto alle altre soluzioni, in ottica di cessazione dal fumo.
- Scritto da Italo Di Dio