Scuole, telecamere e sensori per scoprire studenti che svapano

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Sensori nelle scuole. E pure telecamere-spia.
Il tutto per scovare studenti che fanno uso di sigarette elettroniche all’interno degli Istituti.
E’ l’estrema misura intrapresa nel Regno Unito da sempre più realtà scolastiche secondo un modello che è chiaramente importato dagli Stati Uniti d’America dove la specifica pratica è già da un pò di tempo in voga.
Tra le scuole inglese pioniere, in tal senso, v’è il Baxter College di Kidderminster: in tutti i bagni del plesso sono stati installati sensori e, all’esterno della struttura, telecamere a circuito chiuso buone ad intercettare quanti si possano concedere una e-cig.
Un’attenzione che il Dirigente della scuola Mathew Carpenter ha giustificato indicando nello svapo da parte dei minori “un problema a livello nazionale”.
Una posizione che ricalca quella già espressa dal Consigliere del Governo per il Comportamento scolastico (traduzione fedele), Tom Bennett, che ha definito l’uso della sigaretta elettronica da parte dei ragazzini “un enorme pericolo per la salute” nonchè “una enorme distrazione nelle scuole”, esortando allo stesso tempo il personale scolastico a confiscare i prodotti agli studenti sanzionandone l’uso “con zero eccezioni”.

MA CLIVE BATES NON CI STA

Ma non tutti esprimono condivisione per queste strategie.
Clive Bates, ad esempio, ex Direttore di ASH, ha definito l’adozione di tali soluzioni all’interno delle scuole come “un panico morale in piena regola adornato con le solite reazioni eccessive inutili e controproducenti”.
Aggiungendo come “l’installazione di appositi rilevatori e telecamere a circuito chiuso non funzionerà ma aumenterà solo il brusio e stimolerà l’ingegnosità degli adolescenti”.
“Certo, nessuno vuole vedere i giovani svapare –
ha continuato l’esperto – ma la maggior parte dei giovani che hanno uso della sigaretta elettronica ci arrivano quando hanno già iniziato a fumare”.
Aggiungendo, ancora, come il fumo tra i giovani stesse “diminuendo rapidamente, mentre nelle popolazioni australiane più anziane i tassi di fumo erano “stabili” o diminuivano solo lentamente”.

- Scritto da Italo Di Dio