La sigaretta? Un problema non solo per cuore e polmoni ma per l’organismo nella sua interezza.
Apparato orale e denti compresi.
Lo ricorda un approfondimento della rivista medica on line odontoiatria33.it
“Le sigarette sono nemiche della salute – viene chiarito in esordio del passaggio – È opportuno trasferire alla persona assistita la consapevolezza che il fumo non procuri danni solo a livello sistemico danneggiando l’apparato cardiovascolare e respiratorio, ma compromette in maniera significativa la salute del cavo orale”.
Il dettaglio delle problematiche orali non è dei più avvincenti “Le conseguenze più gravi sono l’aumentato rischio allo sviluppo della parodontite, una diminuzione dei processi di guarigione post terapie di prevenzione secondaria e terziaria, dovute alla riduzione della vascolarizzazione, e procura un rischio più alto di distruzione tissutale”.
Ma non è tutto.
Anche a carico del sistema-bocca, infatti, le “bionde” giocano un chiaro e preoccupante ruolo in termini di oncogenesi.
FUMO, UN PROBLEMA NON SOLO PER CUORE E POLMONI
Il fumo di sigaretta – è al riguardo spiegato – “va ad inficiare negativamente sulle cellule del sistema immunitario, ma la leva motivazionale che spaventa sono i dati relativi al cancro orale poiché 80% di tutti i tumori maligni del cavo orale è attribuibile all’uso di tabacco”.
Altresì, proseguono da odontoiatria33.it, “la combustione della sigaretta provoca la melanosi da fumo, che colpisce circa il 20% dei fumatori, con una intensità che varia a seconda della quantità di sigarette e dall’abitudine al fumo.
Inoltre il fumo crea inestetismi dati dalle discromie di origine acquisite e alitosi compromettendo la vita di relazione”.
La soluzione, quindi, è quella di smettere di fumare.
Meglio dirsi, quella sarebbe la soluzione top.
Ma quelli che non riescono? Che facciamo, li abbandoniamo al loro destino?
Ecco, quindi, che anche con riferimento al discorso odontoiatrico “scatta” la linea del minor danno da fumo.
IL MINOR DANNO APPLICATO ALL’ODONTOIATRIA
“Le statistiche – analizzano in merito – indicano che in Italia il numero dei fumatori è stabile da circa dieci anni.
I recenti progressi tecnologici hanno permesso lo sviluppo di nuovi prodotti alternativi al fumo tradizionale, come le sigarette elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato.
E’ importante essere consapevoli che non sono prodotti a rischio zero e che non stati pensati per smettere di fumare, sebbene in un recente articolo di Warner et al. 2023 intitolato “Nicotine e-cigarettes as tool for smoking cessation”, pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Medicine, affermano che “i fumatori che utilizzano la sigaretta elettronica con maggior frequenza sono più propensi a smettere di fumare, riuscendo così a contribuire al raggiungimento degli obiettivi di salute pubblica”.
Quindi la conclusione che, in un certo senso, sintetizza il concept della e-cig e che conferma precedenti indicazioni già venute dalla ricerca inglese
“Le evidenze esistenti sull’impatto dei prodotti smoke-free, seppur non privi di rischi, indicano che l’uso di tali sistemi può ridurre l’incidenza di effetti negativi sulla salute orale.
L’obiettivo da perseguire nella gestione del paziente fumatore resta quello della sospensione totale del fumo”.
- Scritto da Italo Di Dio