Ministero della Salute e sigaretta elettronica: aspettando le “consultazioni”

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Legge anti-fumo 2.0. A che punto siamo?
Dopo le fiammate di inizio anno, dopo le dichiarazioni di Gemmato e Schillaci, si è entrati in una fase di silenzio.
In principio, si ricorda, era stato il Ministro della Salute che, nel contesto di audizione alla Camera dei Deputati ad inizio del mese di Gennaio di quest’anno, aveva annunciato la volontà di innovare la Sirchia estendendone le previsioni anche all’uso all’aperto della sigaretta classica e coinvolgendo nel vortice dei divieti anche quella elettronica, fino ad oggi mai toccata dal legislatore italiano se non con le uniche limitazioni previste dal Decreto legge numero 104 anno 2013 – atto che ne aveva vietato l’uso unicamente negli ambienti al chiuso di Istituti scolastici, ivi comprese le sezioni afferenti Centri per l’impiego, Centri di formazione professionale e Istituti di pena per minori.

IL SILENZIO

Dopo quella inattesa fiammata – inattesa perchè solo alcune settimane prima erano stati cancellati, in sede di Bilancio di previsione dello Stato, gli aumenti previsti del Governo Conte – era venuto un parziale passo indietro da parte dello stesso Schillaci e del Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato che avevano fatto presente come, in realtà, sulla e-cig si volesse attivare un percorso di riflessione e condivisione e che, in ogni caso, quelle che erano trapelate erano solo bozze degli uffici non ancora vagliate dalla politica.
Aggiungendosi, per di più, come rispetto alla versione uscita sulla stampa si potrebbe e dovrebbe avere qualche smussamento.

LA DISCUSSIONE INTERNA

Ma tant’è.
Dalla doppia dichiarazione Schillaci-Gemmato dei primi di Marzo è stato il silenzio, rotto solo qualche decina di giorni dopo da una ulteriore parola del vertice del Dicastero della Salute che aveva annunciato come, a proposito dello svapo, necessitasse “approfondimento“.
I big del minor danno nazionale attendono, intanto, l’avvio di questo confronto che dovrebbe vederli quali parti più che attive.
Un confronto che potrà essere loro utile per recare all’attenzione del Governo i risultati di studi – veri, attendibili – che certificano, su tutti, il minor danno della e-cig ed il suo potenziale di smoking cessation.
In attesa che sarà avviato questo giro di consultazioni (verosimilmente prima dell’estate) – per restare in termini politichesi – vi è anche un altro match che si sta disputando.
Un derby tutto interno la maggioranza in cui uno del player è quella Lega che, sulla sigaretta elettronica, già con il suo leader Salvini, ha avuto da sempre una posizione di grande apertura.

- Scritto da Italo Di Dio