Troppi quindicenni che fumano e svapano: allarme in Svizzera

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Preoccupazione in Svizzera.
Un quindicenne su tre, infatti, è alle prese con sigarette o sigarette elettroniche.
E’ questo l’alert che è emerso da un rapporto posto in essere da “Dipendenza Svizzera“, “squadra interdisciplinare e multilingue attiva nell’ambito delle dipendenze, della prevenzione e della promozione della salute, anche a livello politico”.
Ebbene, secondo l’approfondimento, venendo al dettaglio, si sarebbe registrato un aumento nel consumo di prodotti del tabacco e di prodotti a base di nicotina con particolare riguardo alle e-cig.
Decisamente in aumento il consumo di queste ultime da parte delle ragazze.
Circa l’8 percentuale di quelle intervistate, quanta al dettaglio delle cifre, svapa regolarmente sigarette elettroniche mentre il 6 percentuale ha rivelato di fumare sigarette tradizionali.
I fumatori e gli svapatori, invece, tra i ragazzi sono entrambi pari al 7 percentuale.
Ma c’è anche di peggio.
Molto di peggio.
Il sondaggio, infatti, ha anche potuto accertare come ben il 4 percentuale della popolazione under 15 intervistata abbia già fatto uso, in almeno una circostanza durante la propria vita, di pillole al fine di sballarsi.
Numeri drammatici in termini assoluti e tanto più in relazione alla giovanissima età dei “protagonisti”.
Urgono provvedimenti, regolamentazioni, forme di serrato controllo – il ragionamento è, ovviamente, su scala globale perchè il problema svizzero è anche quello italiano, europeo ed extracontinentale – al fine di impedire a ragazzini di iniziarsi al fumo e ad altri dispositivi come le usa e getta.
Come già più volte sottolineato, questo è un passaggio assolutamente fondamentale dal momento che solo a fronte di una provata e reale tutela dei più giovani, molti Stati prenderanno in considerazione politiche di riduzione del danno su scala istituzionale.
Fino ad allora, invece, le esigenze degli adulti fumatori finiranno inevitabilmente – salvo alcune eccezioni – per essere poste in secondo piano e “sacrificate”.

- Scritto da Arcangelo Bove