Sigarette elettroniche, Schillaci conferma “Serve approfondimento”

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ORAZIO SCHILLACI MINISTRO

Si confermano le indicazioni, si confermano le indiscrezioni.
Sulle sigarette elettroniche serve un approfondimento particolare prima di assumere le decisioni del caso.
Così il Ministro della Salute, Maurizio Schillaci, in una dichiarazione rilasciata al quotidiano torinese “La Stampa”.
Trova riscontro ulteriore, quindi, l’atteggiamento di maggiore prudenza che sulla materia dello svapo è stato sposato dal Dicastero di Viale Giorgio Ribotta dopo l’iniziale fase di “slancio” che pareva essere prodromica ad una immediata legge anti-fumo e anti-svapo.
Non è detto, sia chiaro, che, alla fine, non sarà effettivamente così.
La sensazione, però, è che vi sarà una fase di analisi, di ragionamento, di quel confronto che tanto era stato auspicato da parte della Scienza nazionale.
Sulle e-cig – ha fatto al riguardo presente Schillaci, solo qualche ora addietro, nell’ambito di un più ampio ragionamento – servirà un approfondimento basato su reali evidenze scientifiche”.

LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO

Un dato che lascia ben sperare, quindi, rispetto ad una valutazione della materia che non sia viziata da pregiudizi e, per così dire, a prescindere.
Come tuttavia avverranno questi approfondimenti, con quali modalità, se e con il coinvolgimento di quali attori non è ancora dato sapere.
Certamente si registra una posizione di maggiore possibilismo, di apertura, una differente prudenza rispetto a punti fermi che, fino a qualche mese addietro, parevano essere inespugnabili.
Per quanto riguarda, invece, l’aspetto relativo alla pratica del fumo all’aperto, la legge vi sarà e su questo non si derogherà.
Ma, anche in questo caso, sempre come fatto presente dal Ministro al quotidiano torinese, non vi saranno prese di posizioni illogiche, irrazionali.
“Sulle sigarette tradizionali – ha rimarcato Schillaci – non voglio vietare il fumo a chi lo fa in solitudine, ma non posso accettare che si metta a rischio la salute di chi gli è accanto”.
Non saranno bannate le “bionde” all’aperto in modo “tranchant“, assoluto, totale.
Ma si farà in modo di tutelare chi fumatore non è in quei contesti di assembramento che potrebbero determinare, sebbene “open air“, un eventuale fastidio in presenza di fumatori.
Un pò facendosi seguito a quanto già attuato da alcune città a livello comunale (l’apripista fu Milano): vale a dire, dove non arriva il buonsenso deve per forza di cose arrivare la norma.

- Scritto da Italo Di Dio