La bozza della legge non l’avrebbe letta neppure il Ministro Schillaci.
E’ lo stesso Ministro ad affermarlo, spiazzando un pò l’opinione pubblica.
Non è solo, quindi, il Sottosegretario Gemmato a frenare sulla legge anti-fumo che, a venti anni dalla Sirchia, dovrebbe andare a innovare la normativa di settore.
Ma è lo stesso numero uno del Dicastero che, a chiare lettere, ha fatto presente come “la bozza che è uscita sui giornali è una bozza che io non avevo nemmeno visionato”.
Fuga di notizie?
Sta il fatto, in ogni caso, che Schillaci ha voluto rimarcare come l’impalcatura della nuova legge poggerà senza dubbio sul divieto di fumare all’aperto sottolineando “Ribadisco da medico e da Ministro che il fumo fa male.
Lo sappiamo tutti e lo sappiamo da anni. Sicuramente è un percorso che stiamo facendo con grande attenzione al fumo nella prevenzione, ma ovviamente senza toccare le libertà individuali, questo tengo a precisarlo”.
POSSIBILE CONFRONTO
Al di la, quindi, della possibile fuoriuscita di notizie, la sostanza delle anticipazioni resta inalterata per quanto, tuttavia, la sensazione che si guadagna è che si sia ancora in una fase di attenta analisi, prima ancora che in una di concertazione politica che sarà senz’altro necessaria in un argomento così rilevante.
Sul discorso sigaretta elettronica, il Ministro pare essere molto più prudente
“Da sempre seguo il metodo scientifico e anche sull’uso delle e-cig sto raccogliendo tutta la documentazione.
Quando avremo le idee più chiare magari ci confronteremo anche su questo argomento. Bisogna sempre seguire la scienza e non l’ideologia”.
“Ripeto, è una bozza – ha concluso il numero uno del Dicastero della Salute – e quindi chi l’ha letta con attenzione posso capire che possa aver trovato delle cose che poi magari nel provvedimento finale non ci sono”.
Tradotto: la parte della proposta normativa relativa alla e-cig potrebbe essere parzialmente edulcorata.
- Scritto da Arcangelo Bove