Nel Governo c’è una pausa di riflessione in vista della legge anti-fumo.
Non già con riguardo all’aspetto dei divieti che andranno a riguardare l’uso delle “bionde” all’aperto quanto per quel che concerne l’uso delle sigarette elettroniche.
Come già sottolineato da Svapo Magazine, infatti, se appare certo che la nuova legge antifumo – che innoverà la Sirchia a distanza di 18 anni dalla sua entrata in vigore – andrà ad introdurre il divieto di fumare anche nei luoghi pubblici “open air”, sebbene a specifiche condizioni, per quel che riguarda il discorso svapo vi è maggiore prudenza.
Il Ministro Schillaci, infatti, ha chiaramente frenato su tale versante facendo presente come questi dispositivi saranno al centro di un ragionamento che dovrà necessariamente chiamare a coinvolgimento gli esperti del settore.
Un segnale positivo?
Certamente si e di tanto è convinto anche il professore Riccardo Polosa.
Raggiunto da Svapo Magazine, infatti, il docente – Titolare di cattedra presso l’Università di Catania nonchè fondatore del Centro di ricerca Coehar della stessa città etnea – si è detto ovviamente soddisfatto di questa pausa di riflessione del Ministero della Salute.
LE PAROLE DEL DOCENTE SICILIANO
“Credo vi sia effettivamente l’intenzione di ascoltare tutte le parti – ha sottolineato Polosa, tra i principali teorici su scala internazionale del concept del minor danno da fumo – E’ certamente cosa importante che si proceda ad approfondire, a studiare una materia complessa come questa delle alternative a rischio ridotto”.
“Il nostro Ministero – ha ancora insistito l’accademico siciliano avviandosi a concludere – potrà guardarsi intorno, per così dire, ed assumere elementi da Nazioni come l’Inghilterra, la Svezia, la Norvegia ed il Giappone che hanno compiuto grandi passi in avanti sul fronte della lotta al tabagismo e, quindi, in termini di tutela della salute pubblica utilizzando prodotti come la sigaretta elettronica”.
Non si sbottona oltre Polosa.
La sensazione, in ogni caso, è che presto si entrerà effettivamente in una fase di interfaccia, nelle sedi ministeriali, con il coinvolgimento di esperienze quale quella del docente siciliano in grado di dimostrare come la e-cig possa rappresentare un valido strumento di abbattimento del danno e di smoking cessation.
- Scritto da Arcangelo Bove