Infertilità, riduzione del danno nel passaggio dal fumo allo svapo: la ricerca Coehar

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Il Coehar ha avviato un filone di ricerca finalizzato a comprendere se ed in che misura il passaggio dal fumo alla sigaretta elettronica possa ridimensionare il rischio infertilità.
Lo ha fatto presente a Liaf Magazine il professore Aldo Calogero, docente di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo presso l’Ateneo etneo.
Sotto questo punto di vista – ha fatto presente il medesimo – abbiamo iniziato con i Coehar tutta una serie di attività di ricerca.
Stiamo iniziando dall’aspetto proprio sessuologico del maschio e della capacità erettile per valutare se rispetto al fumo di sigaretta, ricorrendo alle sigarette elettroniche o altri mezzi disponibili in commercio, si riduca il rischio d’impotenza. L’ipotesi è questa”.

L’ANALISI DEL PROFESSORE CALOGERO

L’ipotesi, cioè, è che la e-cig possa abbattere il rischio di impotenza insito nelle sigarette classiche, vale a dirsi un’applicazione anche in questo ambito della generale regola della riduzione del danno.
“Il nemico numero uno, infatti, anche per quel che riguarda il discorso della sterilità è proprio il tabacco combusto” – ha rimarcato Calogero sempre a Liaf Magazine.
Numerose evidenze cliniche e scientifiche – ha proseguito – chiaramente indicano che il fumo di sigaretta con le sue migliaia di componenti che sprigiona hanno un effetto negativo sulla funzionalità della gonade, quindi del testicolo per quanto riguarda l’uomo, dell’ovaio per quanto riguarda la donna.
Sebbene i due sistemi siano diversi, presentano comunque dei meccanismi comuni”.

IL MUST RESTA SEMPRE SMETTERE DI FUMARE

Il must irrinunciabile, quindi, sempre e comunque è quello di dire addio alle bionde.
“Il fumo di sigaretta – chiarisce al riguardo il docente – interagisce purtroppo negativamente bloccando sia la produzione degli ormoni in entrambe le gonadi e sia danneggiando/alterando la produzione di gameti, degli spermatozoi nell’uomo e delle cellule uovo nella donna.
Quindi a 360 gradi il fumo di sigaretta causa un effetto negativo.
Come ogni esempio legato al fumo però, questo non significa che uno dei due partner o entrambi fumano non possono avere figli in maniera assoluta.
Ma sicuramente il rischio di causare dei danni con il fumo e quindi di peggiorare la situazione, qualora già questa fosse di per se per altre ragioni compromessa, aumenta enormemente”.

Il primo consiglio medico, quindi, “indipendentemente da quanto tempo e quanto fumano, è quello di smettere di fumare”.
Una richiesta che, come sottolinea Calogero, è “ovvia” dal momento che “non so cosa recupero ma sicuramente non peggioro il danno”.

- Scritto da Arcangelo Bove