Divieto di aromi, la proposta a due passi dall’Italia

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La Slovenia è l’ultimo fronte critico che si apre per quel che riguarda la sigaretta elettronica.
Il Ministro della Salute sloveno, Janez Poklukar, infatti, intende vietare la vendita di liquidi per sigarette elettroniche aromatizzati.
Ovvero quelli che, fruttati, cremosi o dolci che siano abbiano un sapore differente rispetto al tabaccoso.
Ciò, come spiegano dal Governo dello Stato ex Jugoslavia, al fine di “prevenire e ridurre l’uso di sigarette elettroniche tra i giovani”.
Secondo le Autorità slovene e, in particolare, secondo il Ministro della Sanità “sempre più ricerche dimostrano anche che, tra gli adolescenti che altrimenti non fumano, l’uso di una sigaretta elettronica aumenta significativamente la probabilità che inizino a fumare anche sigarette normali”.
La teoria del gateway, per dirla breve, ad essere invocata dall’esponente del Governo Janša III.

SCENDE IN CAMPO LA WVA

Circa due terzi dei vapers adulti – fanno intanto presente dalla World Vapers’ Alliance – usano aromi con quest’ultimi che sono essenziali per i fumatori adulti che cercano di smettere dal momento che possono aumentare le probabilità di smettere del 230% .
Inoltre, non ci sono prove che indichino che gli aromi possano incentivare lo svapo o il fumo dei giovani.
Adottare un divieto di sapore sarebbe una catastrofe per la salute pubblica”.
“Un divieto di aromi in Slovenia –
insistono dal gruppo guidato da Michael Landl lascerà ai consumatori una selezione di sole tre opzioni altrettanto terribili: tornare a fumare, al mercato nero o acquistare i loro aromi all’estero.
Per troppo tempo i legislatori hanno ignorato le opinioni dei vapers, ovvero le voci più importanti – quelle del consumatore – e le loro esperienze vissute o sono state del tutto assenti o sono state fraintese”.

E’ il vento di Bruxelles che investe la Slovenia: non è mistero, infatti, di come l’Unione europea covi il progetto di vietare la produzione e la vendita di liquidi aromatizzati su scala continentale.
Lubiana, evidentemente, vuole giocare d’anticipo.

- Scritto da Arcangelo Bove