Non trapelano ancora notizie dal Ministero della Salute rispetto alla legge antifumo che andrà a innovare quanto fu disposto con la cosiddetta Sirchia.
Era il 10 Gennaio 2005 quando fu varata la norma che impose il divieto di fumare sigarette classiche all’interno degli ambienti al chiuso a pubblico accesso.
A distanza di poco più di 18 anni da quel momento, come noto, la norma sarà rivista ed ampliata.
Dopo prime anticipazioni che vennero dallo stesso Ministro Schillaci, ai principi del mese di Gennaio, in occasione di audizione alla Camera dei Deputati, era venuta una sorta di frenata da parte dello stesso Schillaci nonché da parte del Viceministro Marcello Gemmato.
I due, in sostanza, avevano affermato come in realtà non vi fosse nessuna bozza ufficiale già sul tavolo ministeriale ma solo un lavoro che si stava conducendo a livelli di ufficio, in più aggiungendosi come sulla sigaretta elettronica, nello specifico, fosse aperta una fase di riflessione.
A distanza di una manciata di settimane da quel momento, come detto, non sono trapelati ulteriori elementi di novità.
Ciò che pare sicuro è che il divieto di fare uso di sigarette classiche sarà certamente esteso anche ad alcuni luoghi all’aperto a pubblica frequentazione: sicuramente presso i tavolini esterni di bar e ristorazione in generale ma anche presso parchi pubblici, in quanto tali frequentati da bambini, ed in luoghi che possano per loro natura favorire l’aggregazione di più persone come le fermate dei mezzi pubblici (al riguardo il divieto sarà Comprensivo anche delle banchine delle stazioni ferroviarie).
Comunque la sigaretta tradizionale sarà bannata, sempre e comunque, in presenza di donne in evidente stato di gravidanza e di bambini.
Questi sono i punti fermi, quelli che rappresenteranno l’impalcatura certa della legge che comunque sarà partorita entro l’anno in corso.
LA SIGARETTA ELETTRONICA
E poi c’è la sigaretta elettronica, aspetto sul quale si era acceso anche il ministro Matteo Salvini che si era domandato se fosse effettivamente utile bannare le e-cig.
La sensazione – almeno fino a qualche giorno addietro – è che la parte della norma sulle sigarette elettroniche potrà essere edulcorata, addolcita rispetto alle iniziali previsioni.
Molto probabilmente, si azzarda una ipotesi, il divieto potrebbe riguardare solo gli spazi al chiuso a pubblica frequentazione e non più quelli all’aperto.
Come detto, però, il discorso sarebbe ancora in itinere così come il confronto interno.
Il settore del vaping resta alla finestra anche in attesa di quel confronto con la scienza che pure era stato ventilato da fonti ministeriali.
- Scritto da Italo Di Dio