Milleproroghe, fallito nuovo tentativo di vietare vendita via web dei liquidi per sigaretta elettronica

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C’è stato un nuovo tentativo di vietare la vendita a distanza (ovvero quella via web) dei prodotti liquidi da inalazione.
Il tentativo è stato portato nel Milleproroghe, documento che staziona nelle Commissioni del Senato in attesa di fare il suo ingresso nell’Aula di Palazzo Madama per il voto finale (discussione fissata per Martedi 14 Febbraio).
Un emendamento, infatti, il 3.0.1, a firma dei Senatori Ternullo, Paroli, Occhiuto, Rosso, Silvestro e Lotito (poi evoluto in un testo 2, cui fare riferimento) mirava proprio a porre tale restrizione.
L’emendamento, infatti, che si intitola “Disposizioni urgenti in materia di contrasto al mercato illecito”, puntava ad integrare i contenuti del Decreto legislativo 26 Ottobre 1995, numero 504 “Testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative” attraverso l’introduzione di un comma 5 bis.1 da aggiungersi all’articolo 62-quater del Decreto in questione.

BOLLINATO COME IRRICEVIBILE

Il nuovo comma avrebbe recitato “Ai prodotti di cui al comma 1-bis, ad eccezione dei dispositivi meccanici ed elettronici, comprese le parti di ricambio, si applica il divieto di vendita a distanza, anche transfrontaliera, ai consumatori che acquistano nel territorio dello Stato”.
Laddove i prodotti del comma 1-bis sono, appunto, “i prodotti da inalazione senza combustione costituiti da sostanze liquide, contenenti o meno nicotina…”.
In definitiva: il progetto sarebbe stato quello di consentire la vendita a distanza, ovvero via web, della sola parte hardware.
Con i liquidi, quindi, che non sarebbero stati più vendibili on line (nè Italia-Italia nè dall’Italia verso l’Estero) ma esclusivamente acquistabili presso i negozi “fisici”.
L’emendamento è stato bollinato come irricevibile.
Non se ne farà nulla, quindi, per il sollievo del mercato di settore.
Ma siamo pur sempre al cospetto della innegabile volontà di una precisa parte politica.
Una volontà che, anche questa volta, è impattata contro il no della Commissione (quella Affari costituzionali) ma che non si può escludere possa divenire concretezza in un futuro, più o meno prossimo.
Analogo tentativo, si ricorda, pure quello naufragato, era già stato portato in occasione dell’approvazione della Legge di Bilancio.

- Scritto da Italo Di Dio