Ora come ora gioca in campo avverso.
In campo chiaramente nemico.
E’ il medico di famiglia australiano Colin Mendelsohn, tra i paladini della sigaretta elettronica e, in generale, delle teorie del minor danno da fumo.
Un medico che naviga, ormai, in modo controcorrente.
La legislazione australiana, infatti, è decisamente dura e chiusa rispetto al discorso e-cig tanto da consentirne l’uso solo previa prescrizione medica e solo presso le farmacie – non sono più operativi, infatti, gli store di sigarette elettroniche.
In questo contesto, quindi, di isolamento “istituzionale”, quella di Mendelsohn è una battaglia contro i titani.
Un uno contro tutti.
Eppure la tenacia nel difendere il proprio “credo” è sempre inalterata “Nel suo rapporto del 2021 – afferma il medesimo – il Royal College of Physicians del Regno Unito ha concluso asserendo che le sigarette elettroniche “sono un trattamento efficace per la dipendenza dal tabacco” evidenziando, allo stesso tempo, come il loro uso dovrebbe essere incluso e incoraggiato entro tutti i percorsi terapeutici.
Di questo dato – ha proseguito ancora l’esperto – se ne dovrebbe tenere conto nel momento in cui si vanno a porre in essere consigli o indirizzi che siano in chiave di contrasto al cancro”.
UTILE ANCHE PER SMETTERE
Incalza Mendelsohn “Lo svapo è una soluzione accessibile e disponibile in un momento storico che ha assistito, in tutto il mondo, nei soli ultimi 15 anni, ad un qualcosa come cento milioni di decessi fumo correlati.
Passare dal fumo alla e-cig, quindi – insiste il medesimo – riduce drasticamente il rischio di cancro.
Addirittura è stato stimato come il rischio di incorrere in patologie tumorali legato alla assunzione della sola nicotina – quindi senza combustione – sia nella misura di oltre 200 volte inferiore al rischio di cancro connesso all’atto di fumare”.
Svapo che, quindi, abbatte il rischio.
E quale soluzione che aiuta a sottrarsi alla dipendenza
“C’è una crescente evidenza – si avvia a concludere l’esperto australiano – che lo svapo aiuti molti fumatori a smettere.
Una revisione Cochrane, riconosciuta a livello internazionale come lo standard più elevato negli studi basati sull’evidenza nell’assistenza sanitaria, pubblicata nel Settembre 2021, ha dimostrato come esso sia il 53% più efficace come terapia per smettere di fumare rispetto alla terapia sostitutiva della nicotina”.
Predicatore, ahinoi, nel deserto (australiano).
- Scritto da Arcangelo Bove