“Le persone fumano a causa della dipendenza che crea la nicotina ma muoiono per la combustione del tabacco.
La combustione del tabacco genera una miscela tossica di sostanze chimiche che provoca gravi effetti sulla salute, tra cui malattie polmonari mortali e cancro”.
Così il dottore Peter Harper, medico oncologo presso il Guy’s and St Thomas Hospital di Londra e presidente del Toulouse Cancer Center.
Una figura che è riconosciuta a livello globale per il suo lavoro nella ricerca di nuovi farmaci e nello sviluppo di forme migliorate di trattamento del cancro.
Il medesimo, a quattro mani col collega David Khayat – a sua volta docente di Oncologia presso l’Università Pierre et Marie Curie e Direttore di Oncologia presso “La Pitié-Salpétrière”, entrambi Istituti parigini – è voluto intervenire con un contributo volto a fornire elementi scientificamente validi nel dibattito su e-cig e smoking cessation.
Un dibattito contaminato da forti correnti di disinformazione.
ELOGIATO IL MODELLO GIAPPONE
“La nicotina non provoca il cancro – ancora Khayat – I medici prescrivono persino la terapia sostitutiva della nicotina per aiutare i fumatori a smettere.
L’esposizione agli agenti cancerogeni presenti nel fumo di sigaretta combustibile è ciò che provoca il cancro.
Esiste una relazione dose-risposta: maggiore è l’esposizione a un agente cancerogeno, maggiore è il rischio di sviluppare il cancro”.
Entrambi hanno quindi sottolineato il valore della riduzione del danno da tabacco nell’ottica di “fornire alternative senza fumo per ridurre i danni causati dal fumo e fornire nicotina alle persone che non possono o non vogliono smettere di fumare da sole o con metodi attualmente approvati”.
I due luminari hanno elogiato i modelli virtuosi di Paesi che, in modo deciso, hanno investito sui cosiddetti nuovi prodotti.
Emblematico, per Harper e Khayat, il caso Giappone dove, dopo l’ingresso del tabacco riscaldato nel mercato nazionale, si è assistito ad una discesa verticale nei numeri del tabagismo.
“La nicotina è innocente da un punto di vista oncologico”, hanno chiuso.
- Scritto da Italo Di Dio