Tra le stanze del Ministero della Salute ancora non v’è nulla di concreto – carte o documenti vari – relativamente al possibile progetto normativo che dovrebbe andare a riformare la legge anti-fumo Sirchia, intenzione manifestata dal Ministro Schillaci in occasione di recente audizione alla Camera dei Deputati.
Questa l’informazione che viene direttamente dalle sedi di viale Giorgio Ribotta.
Ma sarà solo questione di tempo perchè, come già anticipato, quella di una riforma della materia è cosa che è tra le priorità del vertice del Dicastero.
Da quello che sarà a quello che già è.
Una proposta di legge in chiave di contrasto al tabagismo, infatti, è stata presentata a fine mese di Gennaio in Senato – e già assegnata alla Commissione permanente numero dieci “Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale” dal Senatore del Movimento Cinque Stelle Lorefice.
Il medesimo, in particolare, ha proposto l’estensione degli attuali divieti sul fumo anche a determinati luoghi all’aperto.
“In Italia, in seguito all’entrata in vigore della legge 3 del 2003 – è spiegato nella documentazione che accompagna la proposta di legge – sono stati ottenuti risultati rilevanti in tema di diminuzione del tasso dei fumatori.
Un bilancio sicuramente positivo, ma che necessita di un impegno continuo per mantenere e migliorare i risultati finora conseguiti per la tutela della salute.
Occorre, pertanto, prevedere una più stringente regolamentazione in materia, anche per quanto concerne gli spazi urbani aperti, con particolare riferimento agli spazi esterni di bar e ristoranti, spiagge, lidi, parchi e stadi.
Si tratta di siti in cui il divieto di fumo è giustificato dall’elevata concentrazione di persone che permangono negli stessi spazi, spesso insieme a bambini e donne in stato di gravidanza.
Le evidenze scientifiche dimostrano che anche in luoghi semi-aperti o in aree all’aperto si è esposti a livelli non trascurabili di fumo passivo, con conseguenti effetti nocivi sulla salute pubblica, in particolar modo quella degli infanti”.
DIVIETO NON RIGUARDA ALTERNATIVE
La proposta di Lorefice prevede di estendere il no alla sigaretta classica alle pertinenze all’aperto degli ospedali in generale, senza fare distinguo tra i vari reparti, come previsto dalla normativa vigente, ma anche agli spazi esterni degli esercizi commerciali in cui si somministrano cibi e bevande quali bar, ristoranti, pub e a spiagge e lidi.
Nel novero anche aree gioco, parchi pubblici, prossimità di monumenti, stadi, impianti sportivi.
L’auspicato divieto non riguarda, tuttavia, sigaretta elettronica e tabacco riscaldato.
E’ una sorta di Auddino bis che, però, a differenza di quella, non abbraccia nei divieti – come detto – anche le alternative.
Da comprendere, ora, se la discussione verrà mai calendarizzata, sempre tenendo conto del fatto – dato non trascurabile – che la proposta arriva da un parlamentare d’opposizione.
- Scritto da Arcangelo Bove