Quattro casi di tumore su dieci sarebbero evitabili se solo venissero modificati specifici stili di vita.
Uno di questi, il principale tra questi sicuramente quello che riguarda la dipendenza dal fumo.
Sono parte dei contenuti emersi nel contesto dei lavori del convegno Aiom – Associazione italiana di Oncologia medica – sviluppatosi lo scorso 3 Febbraio a Roma.
“Nel 2022, in Italia, sono state stimate 390.700 nuove diagnosi di cancro – ha fatto presente Saverio Cinieri, Presidente di Aiom, così come riporta Liaf Magazine – Il 40% dei casi può essere evitato agendo sui fattori di rischio modificabili.
In particolare il fumo di tabacco è il principale fattore di rischio associato all’insorgenza di circa un tumore su tre e a ben 17 tipi di neoplasia, oltre a quella del polmone.
Le differenze sociali nel fumo, che vedono più esposte le persone con minori risorse economiche o a basso livello di istruzione, nel nostro pese si mantengono nel tempo ampie e significative, a fronte di una riduzione che coinvolge di più gli individui meno svantaggiati”.
Al momento ha preso parte anche il Ministro della Salute Schillaci il quale ha confermato alla platea le intenzioni già annunciate di rivisitare la norma anti-fumo.
IL MINISTRO SCHILLACI RIBADISCE LA LINEA SULLA E-CIG
“Oggi – così il numero uno del Dicastero della Salute, sempre come riporta il Magazine della Liaf – abbiamo gli strumenti per colmare il care gap a cominciare dall’implementazione su tutto il territorio nazionale delle reti oncologiche attraverso l’integrazione tra ospedali e servizi territoriali per una presa in carico globale dei pazienti che hanno bisogni diversi e complessi.
La mozione approvata qualche giorno fa dalla Camera dei Deputati conferma la validità dell’impegno che il ministero ha già cominciato a mettere in campo per potenziare le attività di screening oncologico ed incentivare stili di vita sani e corretti.
Intendo dire sui principali fattori di rischio: fumo, alimentazione scorretta e inattività fisica.
Possiamo evitare il 50% delle morti per tumore e il 40% dei nuovi casi ma soprattutto assicurare uno stato di benessere che la nostra costituzione tutela.
Per questo scopo stiamo predisponendo iniziative dirette a promuovere la cultura della prevenzione: partiremo delle scuole elementari per incoraggiare l’adozione stili di vita sani.
Con lo stesso intento stiamo definendo un aggiornamento sulla normativa sul fumo”.
Un punto molto chiaro quello ribadito da Schillaci: la lotta al cancro non passerà per la sigaretta elettronica.
E la cosa non ci sorprende.
- Scritto da Arcangelo Bove