Una riflessione, quella che compare sulla pagina istituzionale dell’Airc – Associazione italiana anti cancro – che fotografa in modo lapalissiano la posizione del sodalizio rispetto alla sigaretta elettronica.
Una posizione che, in linea con quelle dei vari Ministero della Salute e Istituto di Istruzione Superiore della Sanità, è certamente scettica rispetto alla opzione e-cig.
“Con il nuovo millennio – è esposto in una passaggio pubblicato da poche ore – il panorama di molte strade cittadine è cambiato, e accanto al classico tabaccaio sono spuntati negozi che vendono varianti sempre nuove delle sigarette a combustione, regolarmente presentate dal marketing delle aziende produttrici (quasi sempre gli stessi colossi protagonisti del mercato delle sigarette tradizionali) come innocue, e utili per chi vuole smettere di fumare.
Ora sono sempre più numerosi gli studi che lanciano l’allarme, denunciando come le sigarette elettroniche e i prodotti con tabacco riscaldato siano tutt’altro che innocui, e vengano spesso usati insieme alle sigarette, con effetti negativi che si sommano anziché attenuarsi.
Uno studio finanziato da AIRC, pubblicato nell’ottobre scorso sulla rivista Tobacco Control da Silvano Gallus, che dirige il laboratorio di epidemiologia degli stili di vita del Mario Negri, ha dimostrato come sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato non solo non aiutino i fumatori a liberarsi dal vizio, ma anzi aumentino il rischio sia che i non fumatori inizino a consumare sigarette tradizionali, sia che gli ex fumatori ricadano nella dipendenza da tabacco.
Ora Gallus – viene ancora esposto da Airc – ha avviato un progetto ambizioso, anche questo sostenuto da AIRC: “Avremo la possibilità di costituire una nuova coorte di persone in cui studiare l’effetto delle sigarette elettroniche sulla salute” spiega. I ricercatori seguiranno nel tempo migliaia di persone per osservare, in quelle che decidono di usare sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato, gli effetti rispetto ai non fumatori, in termini di ricoveri ospedalieri e di diagnosi di malattie potenzialmente connesse al fumo”.
URGE UN TAVOLO DI CONFRONTO
Sono dichiarazioni “pesanti” dal momento che Airc è un’Autorità in ambito scientifico e, in quanto tale, fortemente capace di condizionare le scelte dei consumatori.
Proprio per questo ci preme riflettere sul fatto che, accanto alle conclusioni dello studio condotto dal professore Gallus, se ne oppongano ulteriori – a firma di illustri eccellenze della Scienza – che sono andate verso conclusioni diametralmente opposte dimostrando i benefici della e-cig sia quale strumento di smoking cessation sia di abbattimento del danno da fumo.
Ecco perchè la proposta – che rilanciamo – di un tavolo di confronto sulla sigaretta elettronica, da allocarsi in sede ministeriale, sia un’esigenza non più rinviabile.
Affichè le Istituzioni possano udire, come da classico motto, il suono di quante più campane.
- Scritto da Arcangelo Bove