Fanno male all’ambiente.
Fanno male alla salute dei più giovani.
Sono queste le motivazioni che hanno portato una nota compagnia del Regno Unito a levare dai propri scaffali le sigarette elettroniche usa e getta.
La decisione è stata presa dai piani alti di Waitrose.
Un piccolo colosso della distribuzione, fondato nel 1904, ed attualmente guidato da Rob Collins, Amministratore delegato.
Ebbene, dopo una attenta valutazione da parte dei responsabili, si è deciso di rimuovere dalla vendita, presso tutti gli stores affiliati, senza farsi eccezione alcuna, le e-cig usa e getta.
“Nelle nostre valutazioni siamo stati guidati dalla ferma convinzione di fare la cosa giusta”, ha commentato il Direttore commerciale di Waitrose, Charlotte Di Cello.
“La vendita di vaporizzatori monouso – ha precisato l’alto Dirigente – non è qualcosa che Waitrose potrebbe giustificare, dato l’impatto che tali dispositivi hanno sull’ambiente e, potenzialmente, sulla salute dei nostri ragazzi”.
LA DECISIONE
“Già da tempo – hanno proseguito nella riflessione – non stavamo più esponendo nelle bacheche dei nostri negozi quei dispositivi che presentavano confezionamenti dal colore sgargiante e/o particolarmente attrattivo per la clientela più giovane.
La decisione di rimuovere totalmente i dispositivi usa e getta rappresenta, quindi, l’ultimo pezzo del puzzle entro la politica aziendale di non far parte del mercato dello svapo monouso”.
Monouso che stanno rappresentando anche nel Regno Unito motivo di preoccupazione da parte delle Istituzioni: se la e-cig, nella sua tradizionale forma, è infatti inserita nei programmi di smoking cessation pubblici, la versione mordi e fuggi rappresenta una deriva troppo in voga tra i ragazzini.
Una moda che nulla ha a che fare con le ragioni di disassuefazione dal fumo.
Ciò al netto delle valutazioni che riguardano la circolazione di dispositivi di contrabbando, apparente imitazione dei brand più noti, che presentano percentuali di nicotina che eccedono quella del 2 percentuale stabilita dalla normativa di riferimento come limite massimo.
- Scritto da Italo Di Dio