“Le parole del Ministro Schillaci sono allarmanti dal momento che certificano ancora una volta come le Istituzioni pongano in essere provvedimenti che sono slegati dalla realtà scientifica o comunque estremamente parziali”.
Lo sostiene Arcangelo Bove, imprenditore e Presidente dell’associazione Unasweb, Unione nazionale Affiliati Svapo Web.
L’intervento di Bove all’indomani dell’audizione alla Camera dei Deputati del Ministro della Salute Schillaci che, in quella sede, aveva anticipato la prossima intenzione di stringere sulla sigaretta elettronica sia attraverso l’introduzione di restrizioni in termini di luoghi dove non sarà consentito svapare sia di pubblicità.
“Si continua a porre in essere un appiattimento tra sigaretta e sigaretta elettronica: la seconda è uno dei principali rimedi alla prima, e per questo motivo non possono meritare lo stesso trattamento normativo.
Le affermazioni del Ministro ignorano la voce di quella qualificata parte della scienza che ha dimostrato con ricerche dati e veri come la sigaretta elettronica abbassa il rischio fumo correlato ed aiuti a smettere di fumare.
Questi dati non si possono ignorare.
Lascia anche perplessi il riferimento che fa il Ministro alle <<sempre più numerose evidenze sui loro possibili effetti dannosi per la salute>>.
Ci dica quali siano.
Ribadiamo il nostro invito, come Unasweb, alla promozione di un tavolo in sede ministeriale dedicato alla sigaretta elettronica e che possa dare la possibilità alla scienza di poter recare dati e conclusioni che confortano rispetto alla bontà del minor danno da fumo.
Le decisioni legislative, in particolare quelle che riverberano sulla pubblica salute – ha concluso Bove – devono nascere sulla base di informazioni fondate e non di preconcetti”.
LE PAROLE DI SABELLI
Sulla questione si è registrato anche l’intervento di Univapers, associazione di consumatori della sigaretta elettronica, nella persona del Presidente Alfonso Sabelli.
“Ancora una volta il settore è vittima della disinformazione – ha fatto presente il professionista – La qual cosa è ancor più preoccupante se essa genera dai livelli istituzionali.
In primo luogo, si registra la persistenza di una grande confusione, facendosi di tutt’erba un fascio, tra sigarette, sigarette elettroniche, vapore e fumo passivo.
Quando si parla di vaporizzatori, non si può assolutamente richiamare il concetto di fumo passivo.
Stiamo parlando di due mondi completamente diversi così come sono completamente diversi i danni fumo correlati – una certezza scientifica – e gli effetti assolutamente meno impattanti che lo svapo ha sulla salute.
Che poi vi debbano essere delle regole che educhino i minori sull’uso di sigarette e sigarette elettroniche, ben venga.
Univapers è la prima a sostenere, ad esempio, come lo svapo debba essere considerato esclusivamente nell’ottica di possibilità per smettere di fumare.
Ma respingiamo fortemente al mittente l’atteggiamento di quanti vogliono appiattire fumo e vapore in un approccio anche normativo indiscriminato.
Per l’ennesima volta – ha concluso Sabelli – il settore viene attaccato perché fondamentalmente manca o si vuole volutamente far mancare la giusta l’informazione“.
- Scritto da Italo Di Dio