Sigaretta elettronica, l’80% dei francesi ritiene che faccia venire il cancro

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La cattiva informazione è la madre di tutti i mali quando si parla di sigaretta elettronica.
E’ un “concept” che più volte ci ripetiamo per spiegare e spiegarci le resistenze che ancora insistono sulla e-cig.
In Francia, anche in Francia, a livello di informazione in materia di svapo, la situazione è alquanto difficile.
Un sondaggio condotto dall’Istituto nazionale dei tumori transalpino su un campione di 4938 persone, infatti, è approdato a conclusioni che sono alquanto sconcertanti.
Secondo il 79,4 percentuale degli intervistati, ad esempio, la sigaretta elettronica può provocare il cancro.
E già questo è un dato più che eloquente.
Ma non è tutto.
Il 52,59%, ancora, saltandosi dalla padella alla brace, ritiene che l’atto di svapare sia dannoso quanto se non più di quello di fumare.
Non ne parliamo della nicotina, manco a dirlo: una fetta pari all’82 percentuale circa del campione intervistato ritiene che tale sostanza sia cancerogena laddove, invece, la nicotina è responsabile della “dipendenza” mentre ciò che è legato a discorsi di oncogenesi è il fenomeno della combustione con la carovana di sostanze che questo processo va ad azionare.
Ed, ancora, il 73,7% di quanti sentiti è convinto del fatto che il presunto fattore scatenante il cancro risieda negli aromi presenti nei liquidi.

GLI INTERROGATIVI

A questo punto è da porsi un paio di domandine.
In primo luogo è da chiedersi chi sia il responsabile di ciò.
Facile rispondere: il problema non nasce certo dal basso ma casca dall’alto.
Se “prestigiose” Università o gruppi di ricerca partoriscono conclusioni false, pilotate, metodologicamente sbagliate e se tali conclusioni – tramite media e social – finiscono in pasto al cittadino/lettore, ebbene, quest’ultimo per quale motivo dovrebbe dubitare di fonti talmente qualificate?
Le assume in modo pacifico, non le discute, le ritiene buone.
Tanto lo ha detto l’Università di Pinco Pallino o Caio…
Vallo a sapere che, alle spalle, vi è un mondo di ragionamenti da fare.
Vai a invertire quelle convinzioni che, intanto, ci si fa, vai a spiegare che non è così, vai a ripulire le coscienze da quel sospetto.
E’ una battaglia che si combatte sulla pelle delle persone.

- Scritto da Italo Di Dio