Messico, sigarette vietate ovunque: è tolleranza zero

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Niente sigarette, siamo messicani.
Dal 15 Gennaio di quest’anno il Messico è divenuto, a pieno titolo, uno degli Stati al mondo maggiormente rigorosi e stringenti in quanto a norme anti-fumo.
Ad entrare in vigore, in particolare, una legge che – di fatto – costringerà i fumatori a concedersi una bionda esclusivamente in casa propria.
Le nuove disposizioni, infatti, vietano di fumare nei luoghi pubblici, anche all’aperto.
Piazze, giardini, spiagge: in tutti questi spazi ed in tutti gli altri a pubblica frequentazione, non sarà ammesso accendersi una sigaretta (un pò quello che si sarebbe avuto in Italia nel momento in cui fosse passato il disegno di legge Auddino).
Si inaspriscono, quindi, le previsioni che erano già state stabilite nel lontano 2008 allorquando il Governo locale – in una sorta di “Sirchia” in salsa messicana – aveva introdotto il divieto di fumare in tutti i locali al chiuso a pubblico accesso – da quelli di intrattenimento, come ristoranti e cinema, ai luoghi di lavoro.
Ora, quindi, l’ulteriore giro di vite che estende ulteriormente le previsioni sancite quindici anni prima.
Niente fumo, quindi, se non sulla poltrona di casa propria.
Ma se le “bionde” piangono, i prodotti alternativi manco se la passano bene.
Dallo scorso anno, infatti, sigarette elettroniche e tabacco riscaldato sono parimenti “limitati” nello Stato del Centramerica: gli stessi non possono essere venduti o importati.
Quindi, da una parte si lavora in chiave antifumo – e si fa bene – dall’altra, però, si priva l’ex fumatore o aspirante tale di quello che potrebbe essere un alleato più che prezioso in chiave di smoking cessation.
Quanto alla nuova legge, ancora, la stessa prevede anche un ban totale in capo a tutte le attività di promozione e di pubblicità: questo significa anche che gli stessi negozi che fanno vendita di tali prodotti non li potranno esporre alla pubblica vista ma li devono tenere al riparo dagli occhi dei potenziali acquirenti.

- Scritto da Italo Di Dio