A partire dal primo Gennaio 2023, con la nuova legge di bilancio, l’Italia ha aumentato le accise sul tabacco, mantenendo un approccio più moderato sulle sigarette elettroniche.
La Manovra, infatti, riguarda solo sigari, sigarette, tabacco trinciato e riscaldato.
Accogliamo con favore la riduzione dell’imposta di consumo sui prodotti succedanei, come le sigarette elettroniche: l’imposta di consumo su tali prodotti sarà pari al 15% dal 2023 (rispetto al 25% previsto) e al 10% dal 2024 (anziché 20%).
Questa scelta sembra in linea con quanto sottolineato da varie autorità internazionali di ricerca e sanità pubblica, secondo le quali esistono modi efficaci per combattere il fumo attraverso la tassazione, senza però mettere a dura prova la vendita di sigarette elettroniche e vaporizzatori che possono rappresentare una valida alternativa per i fumatori adulti.
A tal proposito, un rapporto pubblicato all’inizio di quest’anno dalla Yale University ha rilevato che l’aumento delle tasse sulle sigarette elettroniche è associato a una diminuzione dell’uso di sigarette elettroniche e ad un aumento del consumo di sigarette di tabacco tra i ragazzi nella fascia d’età 18-25 anni.
Anche l’Office for Health Improvement and Disparities del Regno Unito, ha riconosciuto che la tecnologia delle sigarette elettroniche è un’alternativa migliore ai prodotti del tabacco ed è utile per i fumatori adulti che desiderano ridurre la quantità di sigarette che fumano.
Le sigarette elettroniche dovrebbero dunque essere regolamentate separatamente e i regolamenti dovrebbero includere gli opportuni adeguamenti, senza equipararli al tabacco.
Questo dunque porta ad un approccio più moderato in merito alle accise sulle sigarette elettroniche rispetto a quelle dei prodotti a base di tabacco: i prezzi elevati a causa della tassazione non dovrebbero infatti rappresentare un ostacolo per i fumatori adulti che passano ad un’alternativa meno dannosa.
“NECESSARIA COLLABORAZIONE PUBBLICO-PRIVATA”
È necessario, infine, un approccio collaborativo pubblico-privato sostenibile, che consenta una partnership reciprocamente vantaggiosa tra le autorità di regolamentazione e le società private.
Questa collaborazione contribuirebbe a ridurre la quantità di commercio illecito di sigarette elettroniche causato dal loro prezzo elevato e la protezione dei consumatori adulti dagli effetti dannosi e illegali di prodotti di bassa qualità.
L’industria delle sigarette elettroniche deve infatti essere sempre più impegnata nel promuovere procedure per garantire la qualità dei suoi prodotti per tutelare la salute e la sicurezza dei suoi consumatori.
Francesco d’Amelia Head of Sales & Marketing Italia di RELX International
- Scritto da Arcangelo Bove