“Intendo proporre l’aggiornamento e l’ampliamento della legge 3/2003 per estendere il divieto di fumo in altri luoghi all’aperto in presenza di minori e donne in gravidanza; Eliminare la possibilità di attrezzare sale fumatori in locali chiusi; Estendere il divieto anche alle emissioni dei nuovi prodotti come sigarette elettroniche e prodotti del tabacco riscaldato; Estendere il divieto di pubblicità ai nuovi prodotti contenenti nicotina”.
Ad annunciare l’intenzione di una stretta sul fumo a venti anni di distanza dalla legge Sirchia è stato il Ministro della Salute Orazio Schillaci, questo pomeriggio, in audizione in Commissione Affari sociali della Camera.
L’attuale numero uno del Dicastero della Salute rispolvera, quindi, quell’idea che era stata già accarezzata durante la scorsa legislatura dal Senatore del Movimento Cinque Stelle Auddino che già aveva proposto di estendere gli effetti della legge Sirchia anche a determinati luoghi all’aperto. Abbracciando nella previsione pure le alternative. Ora come ora, si ricorda, l’unico divieto connesso all’uso di sigarette elettroniche è quello stabilito dal decreto legislativo 12 Gennaio 2016, numero 6, riferito “alle pertinenze esterne degli ospedali e degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, nonché alle pertinenze esterne dei singoli reparti pediatrici, ginecologici, di ostetricia e neonatologia”.
L’ulteriore elemento di novità, poi, è quello dato dalla intenzione di introdurre il divieto di pubblicità “ai nuovi prodotti con nicotina“. Professione medico, Schillaci pare avere una visione molto svapo-scettica, lontana da un modello di tipo anglosassone e, soprattutto, sorda rispetto alle voci di scienza e ricerca qualificate che hanno provato, contrariamente a quanto lui frettolosamente afferma, come la e-cig abbatta i danni fumo correlati. Siamo alle solite, per dirla a breve: i mancati rincari in sede di legge di bilancio c’avevano illuso rispetto ad un’era di maggiore possibilismo rispetto al minor danno da fumo. Schillaci ci riporta ad una incomprensibile e angosciante realtà.
- Scritto da Arcangelo Bove