Sigarette elettroniche usa e getta di contrabbando, continua la “caccia” di Luca Abete.
Il tambureggiante reporter di Striscia la Notizia, noto tg satirico e di inchiesta targato Mediaset, è tornato in strada per smascherare la vendita illegale di monouso clandestine.
Dopo una prima uscita risalente a diverse settimane addietro, ancora una volta l’inviato irpino è tornato a battere l’hinterland partenopeo al fine di stanare il diffuso quanto capillare commercio “parallelo” di tale materiale.
Roba di importazione, come specifica Abete, in quanto tale priva di controllo, senza contrassegno del Monopolio dello Stato e con percentuali di nicotina eccedenti la misura del 2% come da normativa nazionale.
Il ritratto perfetto, in altre parole, della sigaretta elettronica usa e getta di contrabbando.
Il servizio di Striscia, quindi, ha anche evidenziato come il commercio delle monouso fuorilegge non si esaurisca solo nella bottega ma viaggi, ormai, attraverso i canali social dove “venditrici improvvisate propongono materiale proibito come influencer navigate”.
Tra di esse, ne emerge una, tra le più attive, che attraverso il canale Tik Tok annuncia
“E’ arrivato il mio tesoro” esortando, allo stesso tempo, “Vi raccomando, chiamatemi così accontento tutti”.
LA VENDITA TRA SALUMI E FORMAGGI
Ma dove avviene la vera e propria vendita? Non già on line ma all’interno della bottega della donna che è proprietaria di un piccolo Alimentari sul cui bancone, tra saluti e formaggi, fanno bella mostra di se le monouso.
Come testimonia la telecamera nascosta montata addosso ad una cliente-spia, ve ne sono da 8, 10 e 16 euro “con 1500 puff”, “tutte con nicotina al 5%“.
Lo stesso collega della donna chiarisce, inconsapevole della telecamerina nascosta, che si tratti di “quelle la parallele, che non sono buone”.
Quindi il blitz di Abete che si presente nel negozietto e si presenta alla “influencer”.
Questa, ovviamente, una volta messa alle strette, nega di sapere che quel materiale fosse di tipo illecito e che la legge prevede un limite nella misura del 2% per quel che riguarda i tassi di nicotina.
Continua, concludendo, l’attività di sensibilizzazione di Abete – con l’auspicio che, quanto meno, la medesima possa fungere da disincentivo alle condotte di qualche negoziante che ancora naviga nell’ombra e, soprattutto, a quanti si trovano a fare uso di siffatta robaccia ignorando che si tratti di dispositivi che possono essere nocivi per la propria salute.
- Scritto da Italo Di Dio