Sigarette elettroniche, la minaccia di Youtube “Cancelleremo i canali, se…”

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Sigarette elettroniche e prodotti dello svapo?
Ebbene, quanti vorranno “parlarne” sui propri canali Youtube dovranno attenersi a precise norme.
Pena la cancellazione del canale stesso.
I social sempre più stringenti sul settore dello svapo.
L’ultima “minaccia” viaggia attraverso il noto portale dei video, passi l’espressione, piattaforma creata nel 2005 da Jawed Karim, Chad Hurley, Steve Chen e che oggi viaggia con un fatturato annuo di 28 miliardi di dollari Usa.
Ebbene, quanti vorranno creare contenuti in tema vaping su Youtube dovranno necessariamente etichettare quel dispositivo oggetto della discussione – con una sovrimpressione da rendere ben visibile agli utenti – come “dannoso e pericoloso”.
Una sorta di traslazione sul web dell’arcinoto “nuoce gravemente alla salute” che campeggia su ogni pacchetto di sigaretta classica.
Ad evidenziare la nuova stretta è una recensione di Regulator Watch, canale “investigativo” che analizza “i problemi, le controversie e gli impatti derivanti dalla regolamentazione dell’attività economica, sociale e ambientale in Canada e negli Stati Uniti”.
Gli svapo-youtubers non avranno troppe alternative: o si autocondanneranno o dovranno dire addio al proprio canale, molto spesso caratterizzato da migliaia di contenuti e milioni di fan e visualizzazioni.

IL CASO GRIMMGREEN

In pratica, si vuole che tali influencer smentiscano se stessi dal momento che, nella stragrande maggioranza di casi, si tratta di persone che nei loro contenuti invitano i fumatori a dire addio alla dipendenza proprio grazie alla sigaretta elettronica.
Uno dei casi più eclatanti, che viene portato ad esempio come modello della nuova disciplina, è quello legato alla figura di GrimmGreen, youtuber che, a causa dei suoi contenuti sulla e-cig, ha ricevuto avvertimenti e minacce di chiusura da parte dei gestori del portale.
Un canale, quello di GrimmGreen, che vanta 80 milioni di visualizzazioni e un qualcosina come 400.000 seguaci.
Ora come ora, in buona sostanza, al terzo avvertimento Youtube può chiudere il canale “incriminato” mandando al macero contenuti e followers.
La guerra alla sigaretta elettronica è sempre più (a)social.

- Scritto da Italo Di Dio