La Nuova Zelanda intraprende azioni decise, vere e concrete per contrastare la piaga del tabagismo.
Lo Stato dell’Oceania, infatti, da sempre paladino delle alternative, ha approvato una legge con la quale si fa divieto a tutti coloro i quali sono nati dal 1 Gennaio 2008 di acquistare qualsivoglia prodotto contenga tabacco.
E sarà sempre così.
Se oggi, quindi, la norma non pare introdurre alcuna novità importante – dal momento che andrebbe a “vietare” l’acquisto delle sigarette esclusivamente agli under 14 – tra venti anni, invece, la norma sarà molto più incisiva considerando come, in quel momento, potranno acquistare sigarette in modo legale solo coloro i quali avranno dai 35 anni in su.
E man mano si andrà avanti, ovviamente, tanto più la platea si allargherà da un punto vista anagrafico fino a giungere, tra qualche decennio, ad un Paese che sarà realmente senza fumo..
IL SOLO PRECEDENTE DEL BHUTAN
Al di la dei proclami, delle intenzioni più o meno serie e delle chiacchiere, i neozelandesi intraprendono azioni vere e concrete per battere – finalmente – la piaga della dipendenza dalle sigarette.
Contestualmente, la nuova disposizione legislativa va a prevedere anche una razionalizzazione degli esercizi commerciali autorizzati alla vendita: si passerà da 6.000 a 600, ovvero un taglio nella misura del 90 percentuale.
Previsto anche un abbattimento dei tassi di nicotina nei prodotti.
Una stretta vera, pionieristica: ad avere già varato una previsione di simile tenore, infatti, era stato, prima della Nuova Zelanda, il solo Bhutan.
Nessun provvedimento, invece, è stato pensato per le sigarette elettroniche che continueranno ad essere commercializzate senza restrizione alcuna, al pari di quanto già avviene oggi.
Meno fumo, quindi, e disco verde alle alternative: è questa la scommessa dei neozelandesi che, già ora, stanno assistendo ad una significativa flessione nel tasso dei fumatori proprio grazie alle aperture venute rispetto ai nuovi prodotti.
- Scritto da Italo Di Dio