Ora vi è l’ufficialità.
Sono stati scongiurati definitivamente gli aumenti gravanti sul settore della sigaretta elettronica.
Il Senato della Repubblica, infatti, ha fatto approvazione nella mattinata odierna, con 109 voti favorevoli, della legge di Bilancio dello Stato.
Si ratifica, quindi, dopo la votazione positiva che era già venuta dalla Camera dei Deputati, quanto era stato deliberato dal Consiglio dei Ministri che, nella riunione del 21 Novembre scorso, aveva varato la Manovra annullando, per quel che riguarda il settore dello svapo, i rincari che erano stati previsti, a fine 2020, dal Governo Conte e che si sarebbero tradotti, con decorrenza 1 Gennaio 2023, in un ulteriore plus delle accise.
Invece, fortunatamente, tutto resta come è.
LE ACCISE
Per i liquidi con nicotina (ragionando sulla base di 10 millilitri) si avrà (si continuerà ad avere, meglio dirsi) una tassa pari ad 1,31 euro – che con l’iva giunge a circa 1,60; Per i liquidi senza nicotina, invece, sempre sulla base di 10 ml, si avrà 0,87 che, ivata, diventa 1,10.
Livelli assolutamente accettabili ma che sono comunque più alti di quelli che erano in vigore nell’anno solare 2020 (ovvero 1 euro e 0,50 euro).
Ma rispetto ai 2,50 e 2 euro che si sarebbero avuti, dal 1 Gennaio del nuovo anno, qualora fossero rimaste in vigore le disposizioni di Conte, è oro.
Si attende, adesso, nell’arco di una manciata di ore, il Direttoriale di Marcello Minenna, numero uno della Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che dovrà andare a recepire la legge appena divenuta ufficiale.
Quello di Adm, in ogni caso, è solo un atto meramente “informativo” e non vincolante ai fini dell’efficacia delle norme che, si ripete, con il “si” del Senato sono già valide ed operative.
Si profila, quindi, stante la stabilità del corrente Esecutivo nazionale, qualche momento di tranquillità per il settore della e-cig.
- Scritto da Arcangelo Bove