La lettera di 170 esperti al Governo spagnolo “Le sigarette elettroniche per sconfiggere il fumo”

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Ben 170 esperti di riduzione del danno di 38 Paesi hanno sottoscritto una lettera con la quale si invita il Governo spagnolo a rivedere le politiche anti-fumo aprendosi ai principi ed alle possibilità della riduzione del danno.
In terra iberica, infatti, è in essere una normativa alquanto stringente sulle alternative con la ulteriore “minaccia” rispetto alla possibilità che tale normativa venga ulteriormente aggravata estendendo ai “nuovi” prodotti parte della disciplina che già è in essere in tema anti-fumo.
Tutto ciò al cospetto di una situazione che vede la Spagna avere un numero di fumatori più alto rispetto alla media europea ed un numero di utilizzatori di sigarette elettroniche che è tra i più bassi a livello continentale.
Da questi presupposti, quindi, l’iniziativa dei 170 professionisti che hanno indirizzato un messaggio chiaro al Governo iberico

POLITICHE STRINGENTI SULLE ALTERNATIVE

In Spagna – esordiscono – le politiche sul fumo si sono concentrate esclusivamente sulla prevenzione e sulla cessazione.
Tuttavia, queste misure da sole non si sono rivelate sufficienti in quanto non riescono a ridurre i tassi di fumo.
Secondo l’ultima indagine EDADES 2019/2020, la Spagna oggi ha gli stessi tassi di fumatori – ovvero il 32,3% della popolazione tra i 15 e i 64 anni – del 2005, cioè il 32,8%, poco prima dell’approvazione di quella che è nota come la prima anti-legge sul fumo.
D’altra parte, segnaliamo che molti Paesi riconosciuti per le loro politiche antifumo, come Regno Unito, Nuova Zelanda, Canada, Francia e Stati Uniti hanno risposto con strumenti innovativi che cercano di fornire soluzioni pragmatiche alle migliaia di fumatori che non possono o non vogliono smettere di fumare”

Le politiche volte a ridurre i danni causati dal fumo – spiegano ancora – sono un’ulteriore strada per la cessazione e la prevenzione per raggiungere questo obiettivo.
Vi sono solide prove scientifiche ed esperienze internazionali che dimostrano che i prodotti alternativi, come le sigarette elettroniche o il tabacco senza fumo, possano essere parte della soluzione e non parte del problema nella lotta contro il fumo.
Le autorità devono ascoltare il parere di tutti i professionisti ed esperti che affrontano i danni quotidiani causati dal fumo, senza persecuzioni o false accuse”.

Maggiore formazione per gli operatori sanitari e maggiore informazione per i fumatori; Ma anche la necessità che i prodotti per la riduzione del danno trovino un trattamento ed una regolamentazione differenziati: questi alcuni degli aspetti evidenziati nel messaggio, auspicandosi da parte degli esperti che i legislatori spagnoli non perseverino lungo una strada che si è già ampiamente rivelata fallimentare.

- Scritto da Arcangelo Bove