La Camera dei Deputati comincerà nella giornata di domani – in leggero ritardo sulla scaletta di marcia ipotizzata in partenza – l’esame relativo alla legge di Bilancio dello Stato.
Nuova tappa di avvicinamento, quindi, per il settore della sigaretta elettronica, verso l’ufficialità rappresentata dalla conferma dell’attuale regime fiscale (1,60 euro per i liquidi con nicotina e 1,10 per quelli senza).
Come si ricorda, il Governo aveva approvato il nuovo assetto in Consiglio dei Ministri cancellando due terzi della normativa del Governo Conte che, a fine 2020, aveva previsto una scaletta di rincari la quale, qualora non fosse stata cancellata, avrebbe portato dal 1 Gennaio 2023 ad un livello fiscale di oltre 2,50 ed oltre 2 euro per i liquidi con e senza nicotina.
Fortunatamente, però, l’Esecutivo Meloni ha pensato bene di eliminare l’obbrobrio che fu partorito esattamente due anni fa.
La decisione del Governo, tuttavia, diventerà ufficiale – ovvero legge – solo nel momento in cui giungerà il doppio ok dalla Camera dei Deputati e dal Senato.
Sia chiaro: solo una questione di formalità laddove non si rischia alcuno stravolgimento di quella che è stata una volontà politica chiara.
Che la maggioranza parlamentare – la stessa di quella che siede al Governo – non vorrà e non potrà cambiare.
Domani, in ogni caso, dovrebbe iniziare il voto a Montecitorio dopo che le ultime nottate sono stata contraddistinte da sedute fiume presso la Commissione Bilancio per la verifica degli emendamenti.
IL TENTATIVO DEL MONOPOLIO DELLA CANNABIS
Nulla di fatto – sembrerebbe – con riguardo al tentativo che era stato posto in essere da un gruppo di onorevoli (Grimaldi, Zanella, Bonelli, Borrelli, Dori, Evi, Fratoianni, Ghirra, Mari, Piccolotti e Zaratti) che avevano tentato la via della istituzione di un Monopolio della cannabis.
Entro fine dell’anno, in ogni caso, dopo il voto dei deputati, si avrà anche quello al Senato in ratifica delle decisioni della prima Camera.
A quel punto non resterà all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che emanare un direttoriale con il quale si andrà a recepire il nuovo assetto normativo.