Ci sono anche ricariche per sigarette elettroniche tra il materiale sequestrato nella mattinata odierna a culmine di una maxi operazione antidroga tesa alla repressione di un traffico internazionale di sostanza stupefacenti.
Milano l’epicentro dell’operazione che è stata eseguita dagli uomini della Guardia di Finanza e coordinata dalla Divisione distrettuale antimafia.
Un ingente movimento di droga sull’asse Spagna-Italia, in particolare, è stato smontato con la adozione di provvedimenti restrittivi, molti dei quali in carcere, che hanno visto come destinatari ben 42 soggetti tra italiani, albanesi e spagnoli riconducibili a due distinte organizzazioni criminali postesi, in questa circostanza, in reciproca collaborazione.
Ingente il quantitativo di droga che si ritiene essere stato smistato dal cartello: nello specifico, si è avuto modo di ricostruire come il traffico abbia avuto ad oggetto ben sei tonnellate di droga “girate” – lungo l’asse dei due Stati – tra il 2020 ed il 2021.
IL SISTEMA HAWALA
Nel corso dell’operazione è stata sequestrata quasi mezza tonnellata di sostanza stupefacente nonchè, come prima accennato, ben mille ricariche per sigarette elettroniche – ormai divenute una sorta di evergreen – a base di cannabinoidi.
I proventi illeciti viaggiavano tramite le vie dell’ ‘hawala’, sistema informale di trasferimento di valori basato sulle attività di una vasta rete di mediatori localizzati per lo più tra Medio Oriente, Nord Africa, Corno d’Africa ed Asia del Sud.
Tra le persone arrestate, figura anche un ex militare che, durante la fase del lockdown, “sfruttando” la mimetica, si sarebbe mosso agevolmente aggirando le note restrizioni nella circolazione.
Oltre a lui anche un soggetto che sarebbe affiliato ad un clan camorristico del barese.
Qualcosa di estremamente grosso ideato in modo molo sottile ed ingegnoso: oltre al sistema già richiamato dell’ “hawala”, infatti, sono state attestate “plurime società di comodo ed il ricorso a numerose spedizioni di copertura” nonchè sofisticati software in grado di garantire comunicazioni protette.
- Scritto da Arcangelo Bove