“La riduzione del rischio come strategia di salute pubblica nell’eliminazione del fumo di sigaretta“: è questo il tema di cui si discuterà a Roma nella giornata di Mercoledì 9 Novembre.
Il momento si inquadra nell’ambito di un convegno promosso da Motore Sanità nella “Sala Cristallo” dell’Hotel Nazionale a Piazza Montecitorio.
Ne dà notizia Liaf Magazine, il braccio informativo della Lega italiana antifumo.
Tra i partner della tavola rotonda anche il CoEHAR, il Centro di Ricerca per la Riduzione del danno da fumo dell’Università degli Studi di Catania fondato e animato dal professore Riccardo Polosa.
“Come per tutte le dipendenze – fanno presente dal Magazine Liaf, attraverso un passaggio di Valeria Nicolosi – anche per il tabagismo è necessario attivare delle strategie di sostegno per smettere di fumare: in primis aiutare i fumatori a smettere definitivamente, ridurre gradualmente per chi non è in grado di farlo da solo e passare a prodotti meno dannosi per i fumatori che non riescono a smettere.
Allo stato attuale delle conoscenze l’approccio della riduzione del rischio non è ancora adottato quale strategia di salute pubblica in Italia.
Sarebbe auspicabile invece poter disporre di sempre maggiori studi indipendenti.
La realtà dei fumatori globali e nazionali induce ad un riesame sul potenziale minor impatto in termini di salute dei prodotti alternativi rispetto al tabacco combusto”.
IL PROGRAMMA
Oltre agli illustri esperti in ambito scientifico (come il già menzionato professore Riccardo Polosa, il professore Fabio Beatrice ed il professore Umberto Tirelli) interverranno anche esponenti vari del nuovo Governo Meloni.
Nel dettaglio, Maurizio Casasco, Onorevole XIX Legislatura; Marcello Gemmato, Sottosegretario Ministero della Salute; Francesco Zaffini Senatore della XIX Legislatura; Ketty Vaccaro, Responsabile Area Welfare e Salute Censis (Centro Studi Investimenti Sociali).
Un’occasione che sarà, quindi, anche utile per “saggiare” la posizione di importanti esponenti del nuovo Esecutivo nazionale rispetto a tematiche tanto sensibili e, ad oggi, fondamentalmente “snobbate” dai (vari) predecessori a Palazzo Chigi.
- Scritto da Italo Di Dio