Euro 2.747 di multa.
Prigione fino a tre mesi.
Dal Qatar arrivano dettagli rispetto agli “inconvenienti” (eufemismo) cui potrebbero andare incontro quanti fossero pizzicati, in quel contesto, a svapare o anche semplicemente a detenere una sigaretta elettronica o un liquido per sigarette elettroniche.
Fervono i Mondiali nello Stato arabo dove Domenica 20 Novembre si avrà il fischio di inizio dell’insolito torneo – insolito perchè, date le latitudini, lo svolgimento non sarà come consueto durante il periodo estivo ma, praticamente, a ridosso dell’albero di Natale.
Mondiale che, ahinoi, ci guarderemo per la seconda volta di fila comodamente dal divano di casa.
Considerazioni a parte, però, questo torneo sarà davvero tosto per gli svapatori.
Come già raccontato più volte dalla nostra testata, infatti, la manifestazione sarà davvero off limits per la sigaretta elettronica.
La e-cig non può neppure mettere piede in Qatar dal momento che, come prima accennato, è punito anche il mero possesso.
E, si badi, da quelle parti il rispetto della norma e la certezza della pena non sono affatto concetti teorici ma, come dice un noto spot, solide realtà.
L’INCIDENTE E’ DIETRO L’ANGOLO
“Non permetteremo che il Qatar, durante i Campionati del Mondo, venga trasformato dai tifosi in una birreria“: questo uno dei messaggi poco rassicuranti che arriva dalla terra asiatica rinnovandosi un monito che è ben chiaro.
Sul vaping ma anche su altri discorsi, come abbigliamento (cosa che riguarda squisitamente le donne) e effusioni in pubblico (laddove per effusioni si intende anche camminare mano nella mano con la propria consorte) bisogna andarci cauti.
Per evitare che un piacere diventi dispiacere, vedendosi trasformare la vacanza pallonara in un soggiorno in gattabuia.
Sul punto, la comunicazione non pare essere molto efficace anche considerando come determinate tifoserie appartengano a Paesi, si veda il Regno Unito, che hanno una politica molto aperta sullo svapo.
L’incidente diplomatico è davvero dietro l’angolo.
- Scritto da Italo Di Dio