I metodi antifumo ufficiali non paiono dare i risultati attesi.
E questo pare essere fuor di dubbio.
Così come pare essere fuor di dubbio che quelli che sono stati considerati ed individuati dagli Organi statali come i baluardi delle strategie nazionali di smoking cessation – ovvero i Centri antifumo – non stiano restituendo le risposte del caso.
Considerandosi come, a fronte dei circa 12 milioni di fumatori italiani, ai Centri in questione si rivolgano globalmente, ogni anno, circa 8.000 persone con percentuali di successo che, del resto, tutto sono tranne che totali.
Al netto di queste valutazioni, inoltre, è anche da dire come determinati punti del territorio siano sostanzialmente sgombri e sprovvisti di questi riferimenti, per quanto pallidi nei loro risultati.
Giunge in tal senso da Livorno la nota di Francesco Torselli, Capogruppo di Fratelli d’Italia presso il Consiglio regionale della Toscana, e di Marcella Amadio, Dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, che hanno voluto rimarcare la mancanza del particolare servizio nella città tirrenica.
LA NOTA
“A Livorno, nella terza città della Toscana, non esiste un centro antifumo – esordiscono – O meglio, sul sito Internet della Regione Toscana viene indicata una struttura presso il reparto di pneumologia dell’ospedale di Livorno, ma in realtà non è più attiva.
Riteniamo che l’azione preventiva svolta da questi centri sia fondamentale. In particolare a seguito della pandemia da Covid-19, un’infezione che colpisce proprio le vie aeree. L’attenzione alla lotta al tabagismo deve essere sempre alta”.
“Ogni anno – insistono – nel giorno del 31 Maggio, si celebra la Giornata mondiale senza tabacco con iniziative e manifestazioni atte a sensibilizzare la collettività sui danni da tabacco, estremamente rilevante dopo l’innalzamento dell’uso di prodotti da fumo durante il periodo pandemico e di restrizioni della libertà di movimento.
Mentre tutto il mondo va in questa direzione, a Livorno si fa esattamente il contrario chiudendo il centro antifumo. Tutto ciò è grottesco, inverosimile e ingiustificabile.
Abbiamo presentato una interrogazione in Consiglio regionale – la conclusione – per sapere perché è stato chiuso il centro antifumo dell’ospedale di Livorno e per chiederne quanto prima la riapertura”.
- Scritto da Arcangelo Bove