Tre quarti del campione intervistato è d’accordo con l’introduzione di politiche attive che siano buone a supportare le industrie nella implementazione di prodotti innovativi che siano vantaggiose per i consumatori, che riducano l’impatto sull’ambiente e che possano recare positivo contributo alla sostenibilità; Il 69 percentuale di quanti intervistati, ancora, afferma inoltre che supporterebbe il proprio Paese nella richiesta di rivedere le leggi comunitarie sulla tassazione dei prodotti alternativi.
Sono questi alcuni degli elementi emersi da sondaggio commissionato da Philip Morris International, nel suo svolgimento, alla società di ricerca indipendente Povaddo e le cui conclusioni sono state presentate a Bruxelles dal suo Presidente William Stewart.
Da diversi anni Philip Morris International ha virato nella direzione del minor danno da fumo, gradualmente spostando il baricentro che originariamente era posizionato nella produzione del tabacco tradizionale.
E costantemente monitora il mercato per ascoltare il sentimento della platea dei consumatori rispetto alle possibilità insite nelle cosiddette alternative.
LE PAROLE DI DI GIOVANNI (PMI)
Al netto del fattore disinformazione, pertanto, i consumatori appaiono essere propensi alle soluzioni a cosiddetto minor danno.
I due terzi delle persone intervistate ritengono che l’innovazione e la tecnologia possano giocare un ruolo importante nella riduzione del numero dei fumatori e nel miglioramento dello stile di vita di chi non riesce a smettere.
“È incoraggiante osservare che un numero crescente di Paesi sta adottando una regolamentazione differenziata in base al rischio, che riteniamo svolga un ruolo decisivo nello spingere da un lato i consumatori ad adottare alternative potenzialmente migliori se non abbandonano le sigarette tradizionali, e dall’altro le aziende a investire nell’innovazione”: così ad “Eunews” Tommaso Di Giovanni, Vice President International Communications di Pmi.
Che ha anche spiegato come sia “incoraggiante osservare che un numero crescente di Paesi sta adottando una regolamentazione differenziata in base al rischio, che riteniamo svolga un ruolo decisivo nello spingere da un lato i consumatori ad adottare alternative potenzialmente migliori se non abbandonano le sigarette tradizionali, e dall’altro le aziende a investire nell’innovazione”.
- Scritto da Italo Di Dio