Hong Kong prende di petto il tema del tabagismo.
Il territorio situato nel Sudest della Cina, oggi autonomo – ex colonia britannica – ha in agenda, infatti, una serie di provvedimenti finalizzati ad abbattere ulteriormente le percentuali dei fumatori.
Percentuali che, tuttavia, già sono scese, per la prima volta, al di sotto della doppia cifra: ad Hong Kong, infatti, i fumatori rappresentano, secondo le ultime stime, il 9,5 percentuale.
L’intenzione del leader del Governo John Lee Ka-Chiu, però, è quella di abbattere tale tasso ad almeno il 7,8% da qui a tre anni.
Una delle prime misure che si intende adottare per cogliere gli ambiziosi traguardi è quella di vietare l’acquisto e, quindi, il consumo di sigarette ai nati dal 2009 compreso in poi.
Un discorso a scalare, quindi, che con l’incedere degli anni andrà ad abbracciare una coorte sempre più ampia di popolazione.
Ma non è tutto.
L’idea è anche quella di elevare la attuale tassazione, sostanzialmente raddoppiandola.
Ragion per cui, una volta a regime l’eventuale nuovo balzello fiscale, un pacchetto di sigarette finirebbe per costare un qualcosina come l’equivalente dei nostri 12 euro.
Questo nell’immediato.
Per arrivare, poi, tra il 2025 ed il 2026 a 25 euro.
MA LE SIGARETTE ELETTRONICHE RESTANO BANDITE
E si che da quelle parti il tenore della vita è più alto rispetto ai nostri parametri ma 25 euro (venticinque) per venti bionde comincia a divenire un discorso, se non proibitivo, quanto meno disincentivante.
Contestualmente, i programmi governativi prevedono anche di ampliare le zone libere dal fumo.
Hong Kong attualmente non consente di fumare sui mezzi pubblici, negli ospedali, nelle scuole, nei parchi e nelle aree interne di ristoranti, bar e centri commerciali.
Un impegno importante, quindi, quello che si intende intraprendere in chiave anti-fumo.
Ma che non potrà contare sulle alternative: i dispositivi in questione, infatti, dalla sigaretta elettronica al tabacco riscaldato, sono banditi dalla normativa nazionale.
Gli stessi, nel dettaglio, non possono essere oggetto di importazione, vendita e produzione.
- Scritto da Italo Di Dio