Foggia, sigarette elettroniche usa e getta di contrabbando sotto il bancone: Gdf ne sequestra cento

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Sempre quasi che non faccia più notizia.
E questo è già di per se un problema.
Un ennesimo sequestro di sigarette elettroniche usa e getta di contrabbando si è registrato, appena ieri, a Foggia.
Ad entrare in azione sono stati i militari della Guardia di Finanza della locale Compagnia nel contesto di una attività tesa al diffuso contrasto di condotte illecite.
Ebbene, ad esito della approfondita indagine che ha coinvolto più esercizi del territorio, sono stati rinvenuti, tra le altre, svariati pezzi di sigarette elettroniche monouso – circa cento – prive del bollino del Monopolio.
E, pertanto, battezzate come di contrabbando.
Come spesso accade, i dispositivi erano caricati con tassi di nicotina molto superiori al limite stabilito la normativa italiana con grave pregiudizio per la tutela della pubblica salute.
Anche perché, come risulterebbe, la clientela del negozio era rappresentata anche da giovanissimi.

SEQUESTRATI ANCHE FUOCHI PIROTECNICI

In ogni caso, l’attività in questione non è di quelle autorizzate dal Monopolio per la vendita di tabacchi e assimilati: i baschi verdi hanno provveduto a sporgere denuncia a piede libero contro il titolare del punto vendita.
Le attività ispettive – viene spiegato nel corpo della nota stampa diffusa – rientrano nel piano di controlli recentemente avviato in vista dell’approssimarsi delle festività per il contrasto ai traffici illeciti, la tutela dei consumatori e la verifica del rispetto delle leggi di pubblica sicurezza, con l’obiettivo di eliminare dal mercato i prodotti pericolosi tutelando nel contempo le imprese che operano nel rispetto delle regole.
Si confermano, ancora una volta, la assoluta capillarità e diffusione del fenomeno del traffico illecito dei prodotti a vapore monouso e, con ciò, la difficoltà di reazione da parte delle Istituzioni.
Fondamentale, quindi, la collaborazione del singolo cittadino affinchè si possa fare segnalazione di situazione sospette e, per quanto riguarda i ragazzini, come anche per altri comportamenti “a rischio”, una attenta sorveglianza da parte delle famiglie.

- Scritto da Italo Di Dio