Un gruppo di ricercatori del King’s College di Londra e di collaboratori internazionali hanno scoperto che il 64,9% dei consumatori britannici che hanno fatto ricorso a dispositivi di svapo per smettere di fumare hanno raggiunto il loro obiettivo, rispetto al 58,6% delle persone che non li hanno utilizzati.
Lo afferma un rapporto approvato dal Governo britannico, che stabilisce un nuovo precedente per la futura approvazione nel Regno Unito di questi dispositivi come strumenti efficaci per smettere di fumare.
Lo studio afferma anche tra le sue principali conclusioni che “lo svapo presenta molti meno rischi rispetto al fumo” con “un’esposizione significativamente inferiore a sostanze nocive“, oltre a raggiungere un tasso di successo leggermente superiore rispetto ad altri metodi per smettere di fumare.
Nonostante ciò, secondo il rapporto commissionato dall’Ufficio per il miglioramento della salute e le disparità del Regno Unito presso il Dipartimento della salute e dell’assistenza sociale, solo il 34% dei fumatori adulti credeva che lo svapo fosse meno dannoso del fumo e solo l’11 % dei fumatori adulti sapeva che nessuno o una piccola parte dei rischi legati alle sigarette tradizionali deriva dalla nicotina.
“Le prove esistenti suggeriscono che il rischio e la gravità della dipendenza dalla nicotina dello svapo è inferiore a quello del fumo, ma varia in base alle caratteristiche del prodotto (come il tipo di dispositivo e la concentrazione di nicotina negli e-liquid).
Ciò è in linea con le prove sull’esposizione alla nicotina derivanti dagli studi sui biomarcatori e sulla farmacocinetica nella presente analisi“, conclude il rapporto, che segna una nuova pietra miliare nella lotta per la riduzione del danno da tabacco.
Obiettivo 2030, uno sforzo congiunto delle Istituzioni e dell’industria.
IL RAPPORTO DEL KING’S COLLEGE
Questo rapporto arriva appena un anno dopo l’aggiornamento, da parte dell’Autorità di regolamentazione dei medicinali del Paese, delle linee guida per consentire ai produttori di sigarette elettroniche di richiedere il riconoscimento dei prodotti contenenti nicotina come medicinali per aiutare le persone a smettere di fumare.
Questo fa parte di una serie di misure orientate all’obiettivo di rendere il Regno Unito “senza
fumo” entro il 2030 ed è in linea con l’obiettivo dell’Unione europea di raggiungere la prima generazione “libera da tabacco.’ entro il 2040, riducendo il livello di consumo di tabacco sotto il 5%.
“Relx International sostiene i recenti risultati del rapporto del King’s College di Londra, secondo cui lo svapo è considerevolmente meno dannoso del fumo e sollecita i responsabili politici a prendere atto del potenziale di riduzione dei danni dello svapo“, afferma Chris Aikens, Direttore degli Affari Esteri di Relx International.
nota Relx
- Scritto da Italo Di Dio