Attacco batteriologico? Ignoto agente killer?
Nulla di tutto ciò, solo liquidi per sigarette elettroniche.
E’ stato il panico, nella giornata di ieri, in un’ufficio postale di Torino e, precisamente, in quello sito al civico 44 di via Reiss Romoli.
Tutto è iniziato quando da un pacco che stava per essere smistato ha preso a fuoriuscire un liquido e, più o meno contemporaneamente, circa sette dipendenti hanno preso ad accusare nausea e non meglio chiariti “bruciori”.
Lo riferisce la versione on line de “La Stampa”, storico quotidiano piemontese.
Immediatamente il personale coinvolto è stato portato all’esterno degli uffici mentre sul posto sopraggiungevano ambulanze, Vigili del Fuoco e Polizia di Stato.
Alcuni dipendenti sono stati visitati dai mezzi di soccorso nell’attesa che si stabilisse la natura del liquido.
Nel frattempo, ovviamente, sono stati attimi di grande apprensione dal momento che, sulle prime, non si era fatta esclusione di ipotesi alcuna.
Solo dopo le ore 12, a circa tre ore dall’ “allarme”, si è avuta certezza della matrice del fatto.
I VIGILI DEL FUOCO HANNO SUBITO ESCLUSO IPOTESI PIU’ GRAVI
I Vigili del Fuoco hanno potuto stabilire, dopo veloce analisi, come la sostanza non fosse altro che da ricondurre ad un banale liquido di ricarica per e-cig.
Nessun pericolo, nessun attacco chimico-batteriologico.
Ma perchè, quindi, i malori?
E’ verosimile che le persone che abbiano accusato i disturbi – ben sette, quindi, cosa che esclude fortemente l’ipotesi di una semplice suggestione – potrebbero avere patito un principio di intossicazione da nicotina.
Verosimilmente causata dal contatto della pelle con la sostanza.
Tra le avvertenze che si rinvengono impresse sulle etichette delle basette, infatti, vi è anche quella relativa alla necessità di sciacquare abbondantemente parti del corpo che dovessero entrare in contatto con il liquido nicotinico proprio al fine di scongiurare effetti collaterali topici – come, appunto, il bruciore della pelle – e sistemici come, appunto, episodi di nausea e vomito.
- Scritto da Italo Di Dio