Philip Morris “I divieti su Iqos stanno danneggiando i fumatori”

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I divieti scattati negli Stati Uniti d’America non stanno facendo altro che danneggiare i fumatori.
E’ questo quello che Philip Morris sta sostenendo nelle stanze dei Tribunali, presso le cui sedi l’azienda guidata dal Ceo Jacek Olczak sta portando avanti la sua battaglia contro il blocco delle importazioni di Iqos.
Come da provvedimento emanato dalla Commissione per il commercio internazionale degli Stati Uniti d’America, infatti, il dispositivo – a partire dal mese di Ottobre del 2021 – non è più “ammesso” negli Stati Uniti d’America dal momento che, secondo l’Agenzia citata, esso violerebbe due brevetti di proprietà della Reynolds American Inc, società che è una controllata di British American Tobacco.
Era stata proprio Bat, a Maggio 2020, a presentare due esposti – depositando uno in Germania ed uno negli Usa – in ambo in casi contestando come la lama riscaldante utilizzata da Philip Morris in Iqos non sarebbe stata altro che un bel copia-incolla della tecnologia utilizzata dalla stessa Bat nella realizzazione di Glo.
La Commissione per il commercio internazionale aveva accolto l’istanza di Bat bloccando l’import e la commercializzazione sul territorio degli States di Iqos.

IL CONTRACCOLPO

Un contraccolpo tremendo dal punto di vista economico – come è facile potersi ritenere – ma ancor di più di immagine qualora fosse confermata la teoria poco edificante dello scopiazzamento.
La questione sta ovviamente facendo il suo iter presso i vari gradi della Giustizia americana con i legali Philip Morris che stanno contestando alla Commissione di aver calato il divieto senza prima consultarsi con la Food and Drug Administration.
In più viene anche sottolineato dai legali come tali divieti stiano “privando i fumatori americani di prodotti a base di nicotina che sono meno malsani delle sigarette”.
Una affermazione che è perfettamente in linea con le aperture che erano venute dalla stessa Fda che aveva autorizzato Philip Morris a presentare ai consumatori Iqos come “prodotto che genera livelli inferiori di sostanze chimiche nocive rispetto alle sigarette tradizionali”.
La questione giudiziaria, intanto, prosegue la sua corsa a colpi di carte bollate.

- Scritto da Arcangelo Bove