Un nuovo schiaffo al settore della sigaretta elettronica.
È quello che è stato tirato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli con determinazione direttoriale 484563/RU, emanata nella giornata odierna, a firma del Presidente Marcello Minenna.
In parole povere, i bar potranno vendere sigarette elettroniche e liquidi per sigaretta elettronica in aggiunta ai tabaccai ed agli esercizi di vicinato.
Un fulmine che cade a ciel sereno sul settore.
Nello specifico, l’atto di Minenna estende tale possibilità alle attività che sono dotate di patentino come da articolo 16 della legge 22 Dicembre 1957, numero 1293.
Patentino che già permetteva a determinate tipologie di attività, in prevalenza quelle deputate alla somministrazione di cibi e bevande, di vendere tabacchi.
“Il patentino – era già spiegato sul sito Adm – è un’autorizzazione alla vendita di tabacchi lavorati complementare a quella svolta dalle rivendite ordinarie a cui è aggregato. Esso costituisce una mera espansione di una preesistente struttura di vendita, non sovrapponibile alla stessa e giustificato dalla necessità di erogazione del servizio in luoghi e tempi in cui tale servizio non può essere svolto dalle rivendite ordinarie.
Il patentino può essere rilasciato ad un esercente già dotato di altra licenza – prevalentemente licenza di somministrazione di cibi e bevande – a condizione che nel luogo prescelto vi sia un’esigenza di servizio non sufficientemente soddisfatta dalla rete di tabaccherie esistenti”.
Ora, in aggiunta alla vecchia previsione, chi detiene il patentino potrà fare anche vendita di prodotti dello svapo sebbene ad un prezzo imposto.
“Una tale soluzione si pone nella prospettiva di garantire una efficiente distribuzione sul territorio dei prodotti in parola attraverso una già definita rete di
vendita al dettaglio (rivendite e patentini) caratterizzata da elevati standards in ordine ai requisiti
dei soggetti abilitati alla vendita nonché alle misure a presidio della legalità della filiera distributiva anche a mezzo dei poteri di controllo ed ispettivi attribuiti a questa Agenzia” ravvedendosi da parte di Adm “la necessità di tutelare le esigenze di tutela della filiera legale e conseguentemente di contrastare il fenomeno del contrabbando e della vendita senza
autorizzazione attraverso la previsione di idonei meccanismi atti a garantire la provenienza dei
prodotti”.
Tali patentini potranno essere rilasciati a rivenditori in aree dove non vi siano già tabacchi nelle prossimità; Nulla si dice, invece, rispetto alla presenza di negozi del vaping.
Teoricamente, quindi, un bar che si trova a due metri da un rivenditore di e-cig potrebbe a sua volta vendere gli stessi prodotti.
In definitiva, un passo indietro per gli esercenti del settore che si ritrovano a fare un passo indietro ulteriore nelle gerarchie statali.
IL PAGAMENTO ELETTRONICO
Intanto, con successiva determinazione Prot.: 484563/RU della medesima data odierna, è stato previsto l’esenzione dall’obbligo di accettare forme di pagamento elettronico relativamente alle attività connesse in generale alla vendita dei
generi di monopolio, valori postali e valori bollati.
Ivi compresi i negozi di sigarette elettroniche e non solo, come avevamo già anticipato, i tabacchi.
- Scritto da Arcangelo Bove