Quello della riduzione del danno da fumo è un concetto che dovrebbe trovare pacifica affermazione nella pratica della Sanità pubblica.
Ma vi sono versanti “medici” dove l’esigenza di applicare tale concetto si fa ancora più stringente.
Sieropositivi, fumo: un binomio che urla la necessità di risposte urgenti e fattive in termini di smoking cessation.
A sollevare la questione un documento scritto a quattro mani da Pritika C. Kumar e Damon Jacobs.
I due esperti hanno evidenziato, nel loro studio, come tra la popolazione dei sieropositivi si registri un tasso di fumatori che è di tre volte superiore a quello che si rinviene nella popolazione generale.
I motivi di questo trend sono da ricercare in una situazione, comprensibile, di maggiori stati depressivi-ansiosi che si rinvengono in questa “categoria” a causa della particolare condizione di salute.
La sigaretta, quindi, diviene arma per sfogare lo stress, tanto più in determinati momenti quali quelli legati alla attesa dei tanti esami periodici da effettuare.
TRA I SIEROPOSITIVI LE MALATTIE FUMO CORRELATE SONO PRINCIPALE CAUSA DI MORTE
Ovviamente, deducono Kumar e Jacobs, tutti dovrebbero smettere di fumare, ma tanto più lo dovrebbero fumare quanti sono in una condizione di salute di precarietà.
Ed il sieropositivo, anche senza ritrovarsi in una condizione di Aids conclamato, è un soggetto che, nonostante i passi da gigante effettuati dalla medicina – che hanno trasformato la sindrome fondamentalmente in una patologia di tipo cronico – deve attenzionare con specifica attenzione la propria salute.
Non è un caso, infatti, che le patologie fumo-correlate siano la prima causa di mortalità tra quanti affetti da Hiv.
Per i sieropositivi fumatori, quindi, archiviare le bionde diventa un’esigenza ancor più stringente.
E la sigaretta elettronica potrebbe giocare un ruolo ancora più determinante
“Sebbene gli impatti a lungo termine dei prodotti senza combustione siano ancora poco studiati – hanno osservato – ci sono solide prove scientifiche che essi siano fino al 95% meno dannosi di prodotti del tabacco combustibili e siano quindi alternative più sicure per le persone riluttanti o incapaci di smettere di fumare”.
- Scritto da Arcangelo Bove