La mamma e il papà sorprendono la loro figliola a svapare una sigaretta elettronica.
E si incavolano un attimino dal momento che la ragazzina ha appena 14 anni.
Fatte le dovute domande alla giovincella, su come si era procurata il dispositivo, i genitori sono risaliti alle responsabilità del tabaccaio che gliela aveva venduta.
E sono pertanto scattate le sanzioni.
Operazione della Polizia di Stato della Questura di Pescara che, negli scorsi giorni, è intervenuta presso una rivendita del Capoluogo abruzzese provvedendo a sanzionarne il titolare.
Questi, come prima accennato, aveva incautamente venduto una sigaretta elettronica ad una minorenne e, pertanto, è stato raggiunto dai provvedimenti notificatigli dagli agenti.
La vicenda, come prima detto, origina dalla denuncia posta in essere presso gli uffici di via Pesaro dove la coppia si era recata dopo aver beccato la ragazzina nel concedersi la sua bella svapata.
A quanto pare, si trattava di una Monouso – ovvero la sigaretta elettronica usa e getta – che la piccola, poco più che bambina, si era procurata con tanto di nicotina all’interno.
BECCATA DAI GENITORI
Opportunamente sottoposta a fuoco incrociato di domande, la 14enne ha confessato di averla acquistata presso un determinato Tabacchi cittadino.
Quindi la denuncia e l’intervento delle volanti che si sono recate sul posto ed hanno ascoltato il tabaccaio che, saggiamente, non ha negato ma confermato la versione che era già stata resa dall’adolescente.
Al medesimo è stata comminata una ammenda pecuniaria nella misura di 1000 euro nonchè la proposta di sospensione della licenza a tempo determinato – ovvero per un periodo di quindici giorni.
Giusto l’intervento dei genitori, giusta la tirata d’orecchi al tabaccaio: sigarette, classiche o elettroniche che siano, non possono e non devono essere vendute a minorenni.
Nella pratica del quotidiano, tuttavia, la prescrizione finisce per essere spesso elusa.
Per non parlare, altra nota dolente, del discorso dei distributori automatici, facilmente “violati” da ragazzini che non si spaventano certo nello scavalcare il “muro” di una tessera sanitaria.
- Scritto da Arcangelo Bove