Non c’è Speranza: il Ministero della Salute condanna lo svapo

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“Lasciate ogni speranza o voi ch’entrate”.
Scomodiamo Dante per farvi comprendere come in Italia, purtroppo, non v’è speranza (anzi Speranza), nell’immediato, per una politica sanitaria che guardi alla sigaretta elettronica.
Per meglio dirla, scordiamoci i modelli inglesi e quant’altro.
A guardare l’ultimo aggiornamento apportato, nel Maggio 2022, dal Ministero della Salute italiano ai contenuti del proprio sito web, infatti, passeranno secoli (sempre che ciò accada) prima che la e-cig sarà considerata come argomento di minor danno dal fumo.
Basta, al riguardo, darsi una spulciata alla voce “sigarette elettroniche”.
In parole povere, il Ministero della Salute non coglie un aspetto positivo – ma manco uno che fosse – nella soluzione data dal vaping.
Già è molto indicativo il fatto, per iniziare, che si faccia continua ed unica citazione al famigerato rapporto Scheer.
Inevitabile, quindi, che la “relazione” del Ministero della Salute spazi da un “le sigarette elettroniche hanno effetti nocivi sulla salute, in particolare, ma non solo, sul sistema cardiovascolare” a “elementi di prova da deboli a moderati dei rischi di cancerogenicità per le vie respiratorie”.

UNA CONDANNA SENZA APPELLO

Quindi, l’immancabile “Vi sono evidenze moderate del fatto che le sigarette elettroniche sono una via di accesso al tabagismo per i giovani” nonchè “evidenze forti del fatto che gli aromi contribuiscono in modo significativo all’attrattiva della sigaretta elettronica e all’iniziazione al suo utilizzo”.
Per concludere “Al contempo vi sono scarse prove a sostegno dell’efficacia delle sigarette elettroniche nell’aiutare i fumatori a smettere di fumare e i dati sulla riduzione del fumo sono giudicati da deboli a moderati”.
Una voce univocamente contraria.
Sono palesi i limiti: in primo luogo, come detto, si citano solo lo Scheer e si tace di altre voci parimenti autorevoli (Coehar, Liaf, Dicastero della Salute inglese o quello francese) che, invece, intravedono aspetti virtuosi nel vaping.
Ancora, il report del Ministero della Salute italiano non fa neppure una citazione al discorso del minor danno che si avrebbe – senza ombra di dubbio alcuna – nel transitare dal fumo allo svapo.
Per questo, ora come ora, meglio lasciar ogni speranza…o voi che svapate.
E che sognavate un’Italia filo-svapo.

- Scritto da Italo Di Dio