“Dobbiamo andare oltre: la sigaretta elettronica è una preziosa arma anti-cancro”.
A twittarlo, invitando la Comunità scientifica ed istituzionale ad una attenta riflessione, è Sèbastien Beziau.
Beziau, in particolare, è uno dei principali attivisti pro svapo nel territorio francese.
Co-fondatore dell’associazione Sovape, come ad esito del primo Vape Summit tenutosi nel 2016, il medesimo è anche creatore del blog, della newsletter e della rivista “Vapyou” nonchè autore di “Welcome to the vape”.
Il numero uno di Sovape, nel riprendere i contenuti della campagna lanciata dalla Lega contro i tumori transalpina, ha invitato a “fare di più” rilanciando l’esempio e l’appello giunto da oltre cento medici di base francesi che hanno pubblicamente rivelato di consigliare e spronare i pazienti fumatori a transitare alla sigaretta elettronica quale strumento per sottrarsi alla dipendenza da fumo.
Un modello che è da emulare, da seguire – quello dato dai professionisti di assistenza primaria che indicano la via della e-cig: i camici bianchi, infatti, sono nella quasi totalità dei casi la prima interfaccia con la quale il paziente si relaziona nel momento in cui lamenta l’insorgenza di un problema.
IL NUMERO UNO DI SOVAPE
Ed il medico di base, quindi, si pone fondamentalmente il primo professionista per prossimità al fumatore: ne conosce la storia clinica, ne conosce le criticità e, spesso, anche la indole.
Non devono essere “cercati” da parte del fumatore ma, fondamentalmente, sono già li: vicini quasi quotidianamente alle persone che curano.
Nel commentare i contenuti della campagna lanciata dall’Institut national du cancer, quindi, Beziau esprime plauso ma rilancia osservando come l’arma dei “curanti” debba e possa essere sfruttata in modo decisamente più efficace.
Educando ed informando prima di tutto loro rispetto alla efficacia, alla sicurezza del fumo elettronico.
Facendo in modo che, a loro volta, possano diventare ambasciatori dello svapo presso la Comunità assistita, per così dire, presentando anche questa opportunità agli assistiti fumatori che non sono riusciti a sottrarsi alla dipendenza.
Tanto più se già gravati da altre morbilità.
- Scritto da Arcangelo Bove