Distributori automatici di sigarette elettroniche all’interno degli ospedali.
Succede nelle strutture sanitarie della Contea del Dorset, nel Regno Unito, poco meno di 450.000 abitanti nella parte Meridionale del territorio statale.
L’iniziativa nasce dall’accordo stipulato tra un brand inglese dedito alla produzione di e-cig ed il Dipartimento della Salute della Regione in questione e si pone quale obiettivo quello di favorire l’accesso al vaping in contesti che, per la loro natura, sono frequentati da persone gravate da morbilità e che, quindi, eventualmente fumatrici, trarrebbero giovamento più delle altre ad approcciare dispositivi che riducano il danno del tabacco.
“Il primo distributore automatico di sigarette elettroniche è stato installato in un reparto ospedaliero del riservato al trattamento di patologie acute”.
Così commentano dalla Venta Svs, azienda londinese produttrice di componentistica e-cig che ha fornito le macchine erogatrici.
Anche sottolineandosi come la merce erogata venga proposta, in quel sito, a prezzi più vantaggiosi rispetto a quelli normalmente reperibili nel mercato proprio nell’ottica di invogliare all’utilizzo di essa.
LETTORI PER VERIFICARE L’ETA’
I distributori, è ulteriormente spiegato nella nota dell’azienda, sono stati configurati, ovviamente, con un lettore interno che consente la verifica dell’età.
“Siamo orgogliosi – concludono dal gruppo londinese – di far parte di una visione e di una strategia che ragioni nell’ottica di un Servizio sanitario nazionale senza fumo”.
L’abbinamento ospedali-sigarette vaping non è affatto casuale ma è figlio di specifici approfondimenti.
Il contesto ospedaliero, infatti, dove ci si trova per risolvere una problematica legata alla propria salute, rappresenta un “momento” che vede una maggiore propensione al cambiamento.
In tal senso, quindi, l’incontro con la sigaretta elettronica potrebbe essere il momento buono – in quella sede – per voltare pagina.
Con maggiore possibilità di attenzione, di considerazione dell’alternativa e, quindi, di successo finale anche nel lungo termine.
Metti caso che un fumatore finisca in ospedale per un problema cardiaco fumo-correlato, lo stesso dovrà per forza di cose guardare con disponibilità diversa una proposta che venga presentata come in grado di migliorare la sua condizione.
