C’è chi dice no.
C’è chi ci crede.
In Thailandia il Ministro dell’Economia Chaiwut Thanakamanusorn rilancia sulla sigaretta elettronica e annuncia l’istituzione di un gruppo di lavoro che che sia deputato a valutare la bontà della soluzione e-cig ai fini di un discorso di smoking cessation.
E, attenzione, non è affatto roba facile.
Thanakamanusorn è come una testa di ariete che sta tentando di sfondare un muro di resistenza, proprio dal punto di vista culturale, che è di quelli davvero tosti.
Lo Stato asiatico, infatti, è storicamente uno di quelli maggiormente resistenti verso l’opzione del vaping: si pensi, infatti, che non sono mancati, in passato, casi di persone che hanno pagato con le manette e qualche giorno di cella l’essersi concessi qualche svapata. Con più di qualche incidente, in particolare, verificatosi con turisti stranieri che, magari colpevoli di un pò di leggerezza nel non essersi attentamente informati, hanno impattato nella severità delle norme locali.
Norme che, giusto per venire al dettaglio, prevedono fino a dieci anni di gattabuia per quanti importino, usino o vendino e-cig.
Mica poco.
Ma si diceva.
IL TENTATIVO DI GENNAIO
Nel mese di Gennaio il Ministro thailandese già aveva annunciato una apertura verso la soluzione data dalla sigaretta elettronica ma il suo tentativo venne quasi sul nascere stroncato per risolversi in una sorta di nulla di fatto.
Oggi l’esponente torna alla carica e, attraverso tanto di note ufficiali, ha reso nota la volontà di costituire un gruppo di lavoro che sia deputato ad analizzare se le sigarette elettroniche possano essere legalizzate e rese fruibili, in un modo che verrà definito, ai fumatori che siano alla ricerca di un’alternativa che li possa aiutare a sottrarsi alla dipendenza.
Convinto plauso arriva dall’associazionismo thailandese.
Asa Salikupt, della rete End Cigarette Smoke Thailand, ha elogiato il piano ministeriale aggiungendo che spera che il gruppo di lavoro sia “trasparente, aperto alle opinioni pubbliche e disposto a ricevere feedback dagli attuali vapers”.
“Riteniamo – ha spiegato – che la legalizzazione delle sigarette elettroniche aiuterà la Thailandia a raggiungere l’obiettivo di ridurre il numero di fumatori e di proteggere i non fumatori dai rischi del fumo passivo”.
- Scritto da Italo Di Dio