L’uso occasionale di sigarette elettroniche non è associato ad un significativo successo in termini di smoking cessation.
Cosa diversa se, invece, si fa riferimento ad un uso costante e protratto della e-cig: una pratica che, invece, è in modo consistente legata a risultati apprezzabili anche nel lungo termine.
Sono queste le conclusioni di uno studio condotto in Australia dagli esperti del Royal Australian College of General Practitioners – gruppo che riunisce i medici di base australiani.
“Rispetto al mancato utilizzo quotidiano di sigaretta elettronica – si legge nell’abstract dello studio – i consumatori giornalieri hanno riportato una maggiore probabilità di ridurre la dipendenza dal fumo.
I tassi di riduzione e di cessazione del fumo legati all’uso occasionale di sigarette elettroniche non erano, invece, significativamente diversi dal non uso”.
Un uso estemporaneo, quindi, per dirla in soldoni, non paga.
DOPPIA VELOCITÀ
Ancora una volta la scienza australiana supporta le ragioni dello svapo contrapponendosi, invece, alle dure scelte delle Istituzioni.
La stessa associazione, già l’anno scorso, aveva emanato linee guida, rivolte ai suoi membri, circa la opportunità di consigliare la sigaretta elettronica ai fumatori quale strumento utile e sicuro di smoking cessation.
Le politiche statali, tuttavia, sono sorde alle indicazioni della scienza e della medicina.
Da qualche mese, infatti, l’Australia è divenuta, normativamente parlando, Paese nemico del vaping elevando una delle normative più severe e più ostiche in materia.
I prodotti dello svapo non sono liberamente acquistabili ma devono essere prescritti da un numero ristretto di medici che accertino come tali dispositivi siano funzionali ad un percorso di cessazione dal fumo.
Una volta ricevuta la fatidica prescrizione, cosa non del tutto scontata, ci si deve recare esclusivamente nelle farmacie – non esistono più negozi di svapo – o rivolgersi a siti on line.
Tutto maledettamente complicato.
Ed il business del fumo, intanto, sentitamente ringrazia.
- Scritto da Italo Di Dio